Lapide danneggiata alla chiesetta a Campo Imperatore

 

 

 Una denuncia contro ignoti per il reiterato danneggiamento della lapide che ricorda la visita del defunto pontefice Giovanni Paolo II, oggi santo, nella chiesetta della Madonna della Neve di Campo Imperatore. È pronto a sottoscriverla Alfonso Scimia, ex presidente del Centro turistico Gran Sasso, che invitò il Papa, nel corso di una delle molteplici visite private per sciare, a inaugurare la chiesetta restaurata dagli alpini. Un invito subito raccolto in occasione della visita ufficiale del 20 giugno 1993. Proprio in quell’occasione, riferisce lo stesso Scimia, fu apposta una lapide a ricordo della giornata nei pressi della chiesetta rupestre che si trova a pochi passi dall’albergo di Campo Imperatore. «Quella lapide è stata divelta due volte», aggiunge Scimia. «La prima volta, informata la Curia, è stata ripristinata. Ora il danneggiamento si è verificato di nuovo. Del resto, in quel contesto è difficile garantire una vigilanza continua dell’edificio sacro dove di recente sono entrati anche degli animali. L’idea è quella di ripristinare al più presto possibile la targa, magari utilizzando il bronzo, e incastonarla dentro le mura per garantire maggiore protezione».

 



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