GRAN SASSO: LIRIS, "L'AMMINISTRAZIONE DELL'AQUILA HA DECRETATO LA MORTE DEL GRAN SASSO"

"Sul Gran Sasso l’Amministrazione comunale dell’Aquila è ostaggio di Rifondazione comunista: non ci sarà nessuno sviluppo turistico, nessun Piano d’Area! La città deve conoscere i responsabili della morte della montagna degli aquilani, colpevoli di aver messo in scena, in conferenza stampa, uno spettacolo indecoroso: la verità è che il centro-sinistra aquilano ha deciso di cedere ai ricatti politici del consigliere Enrico Perilli e company pur di spendere le somme destinate alla sostituzione della seggiovia delle Fontari”.

Lo afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale all’Aquila, Guido Quintino Liris.

"Tali somme - prosegue Liris - se non fossero spese, andrebbero perse: si sceglie di spendere male pur di spendere! È vergognoso e scandaloso che l’intervento sulle Fontari consista nella semplice sostituzione della seggiovia, senza poter modificare il tracciato e rendere, così,  maggiormente fruibile l’impianto. Ciò che l’amministrazione omette di affermare è che con l’attuale normativa non sarà possibile la messa in opera del Piano d’Area, che le attuali perimetrazioni di Sic e Zps renderanno impossibile il collegamento Scindarella - Fossa di Paganica - Montecristo; ha preso il sopravvento un atteggiamento spregiudicato e cinico: arrivare senza scossoni politici alla fine della consiliatura, questo è l’unico interesse dell’attuale maggioranza, un atteggiamento che gli aquilani stanno pagando e pagheranno caramente".

"Questa amministrazione - conclude - ha prima boicottato il referendum per non soccombere sotto il giudizio severo dei cittadini aquilani; poi, non avendo la capacità politica e amministrativa di prendere decisioni risolutive sullo sviluppo turistico del Gran Sasso, ne ha, di fatto, decretato la morte!".

INTERVISTA A LUIGI FACCIA (da L'Editoriale)

 



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