Don Giovanni Gatto e il cane Spino, una storia a lieto fine

Il cane che gli ha salvato la vita e per questo “officia” con lui la santa messa, standosene sotto l'altare, si perde e don Giovanni Gatto mobilita l'intera frazione di Tempera per trovarlo. E dopo averlo ritrovato scrive sulla propria pagine Facebook: «Scusa è colpa mia». È la storia di Spino, di razza spinone di 11 anni, l'inseparabile amico, l'angelo custode, del parroco, originario di Montebelluna (Treviso) che, durante il devastante terremoto del 2009, gli ha salvato la vita quando il sacerdote era rimasto intrappolato sotto le macerie. Il cane è scappato all'improvviso mentre il sacerdote era impegnato in una riunione all'Aquila. Per ritrovarlo, tutta la comunità di Tempera si da da fare. La storia a lieto fine la racconta don Gatto direttamente dal suo profilo Facebook: «Ho pianto tantissimo e l'ho cercato tutta la notte insieme a monsignor Lucio Antonucci. Disperato, ho avvisato il canile di Collemaggio. Grazie a Dio – prosegue il sacerdote miracolato - una coppia di studenti aquilani, ha ritrovato Spino a Colle Sapone e l'hanno portato al canile dal mio amico veterinario. Grazie al microchip, mi hanno rintracciato e con immensa gioia, ho lasciato tutti i miei impegni e sono andato al canile a riprendermi Spino. Caro Spino, ti amo. Scusami se non ti ho fatto venire alla riunione con me. Ti chiedo scusa. Stasera quando ritorno a casa, faremo festa per te!! Voi cani non siete peccatori, ma noi uomini si!!! Spino sei e sarai mio per sempre. Mi hai salvato la vita nel terremoto. Ringrazio gli studenti e il veterinario del canile, che ti hanno accudito stanotte e stamattina con amore. Ora sono fuori per impegni ma stasera vengo da te e, dormiremo insieme come sempre!!! Tuo, Don Giovanni». Nella notte del terremoto don Gatto aveva avuto giusto il tempo di uscire dalla camera da letto per poi ritrovarsi sbalzato nel giardino della canonica assieme al suo cane.


 



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