Sottoservizi: assegnati gli appalti per il secondo stralcio per oltre 48 milioni

 

 

 

A un anno e mezzo dalla chiusura del bando di gara, avvenuta il 10 settembre 2014, sono stati assegnati gli appalti per il secondo stralcio dei sottoservizi nella città dell’Aquila: complessivi 48 milioni di euro (comprese somme a disposizione, iva, spese tecniche e imprevisti) divisi in cinque lotti. L’appalto, di cui è titolare il consorzio di comuni dell’aquilano Gran Sasso Acqua Spa (Gsa), rappresenta la seconda parte della grande opera. Lo si apprende da Newstown.

Il primo stralcio, come noto, è stato cantierizzato poco meno di un anno fa da Acmar, Edilfrair e Taddei, imprese in associazione temporanea titolari dell’importante lavoro, il più grande appalto pubblico del post-sisma aquilano.

Tornando alla seconda parte, invece, il primo lotto (Quarto di San Pietro, 11,5 milioni di euro, avevano fatto domanda 7 imprese) è stato assegnato alle imprese aquilane Armido Frezza e Walter Frezza. Il secondo lotto (Quarto San Giovanni – San Marciano, 9,5 milioni, 7 imprese) è stato vinto dalla emiliana Cons Coop in associazione con la teramana Edilstrade Srl. Cons Coop è una grande cooperativa con base a Forlì, in area Lega Coop, che all’Aquila sta lavorando alla ricostruzione del teatro comunale, si è già occupata della chiesa nella frazione di Onna e, in ambito di ricostruzione privata, del complesso residenziale su via XX Settembre, di fronte al Palazzo di Giustizia. Inoltre, Edilstella, impresa confederata a Cons Coop, ha subappalto della ricostruzione del complesso 201 di Pettino, il più importante della ricostruzione privata all’Aquila.

Il terzo lotto (Quarto San Giorgio – Villa Comunale, 6,5 milioni, fecero inizialmente domanda 13 imprese) sarà invece tutto di marca abruzzese, essendo stato vinto dalla Porcinari Srl, famiglia storica di costruttori di Montorio al Vomano (Teramo) – che ebbe qualche tempo fa problemi giudiziari per una turbativa d’asta per la quale fu assolta già in primo grado – e dall’aquilana Vittorini Emidio Srl.

Gli ultimi due lotti, invece, riguardano zone appena fuori le mura cittadine. Il quarto comprende via Strinella (4,7 milioni, 13 imprese a far domanda) ed è stato vinto da Angelo De Cesaris Srl, di Francavilla al Mare (Chieti), di proprietà del De Cesaris già facente parte del Consorzio Stabile 99, e coinvolto nel processo Housework che vedeva imputato anche l’allora sindaco di Pescara e oggi governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso: entrambi, come noto, sono stati assolti con formula piena in primo e secondo grado.

L’ultimo lotto, che è anche quello più “esiguo” dal punto di vista dell’importo dei lavori (3,5 milioni, avevano fatto domanda in otto), riguarda viale della Croce Rossa ed è stato vinto dalla Framich, impresa specializzata in infrastrutture e opere pubbliche della provincia di Catania.

Tra le imprese ammesse a gara e risultate perdenti, s’annoverano tre grandi cooperative emiliane Ccc, Ciro Menotti, Cme, e l’aquilana Edilfrair.

Il giudizio tecnico dei lavori è stato affidato a una commissione presieduta dal direttore generale di Gsa, Aurelio Melaragni, insieme agli esterni Giuseppe Liberotti (ordine degli ingegneri) e Maurizio Leopardi (Università dell’Aquila). Del collegio di gara, invece, fanno parte il responsabile dell’ufficio legale di Gsa, Giuseppe Bucchiarone, il direttore amministrativo Raffaele Giannone e lo stesso Melaragni, presidente del collegio.

Per quest’ultimo, in qualità del responsabile del procedimento della gara d’appalto per l’assegnazione del primo stralcio dei sottoservizi, la procura della Repubblica dell’Aquila ha chiesto recentemente il rinvio a giudizio per il reato di turbativa d’asta.


 



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