IL PARCO IN ASCOLTO E’ entrata nel vivo la fase partecipativa del progetto Life Ex-tra

Assergi 16/11/2010 - Come previsto dal progetto comunitario Life + “Ex – Tra”, del quale il Parco Gran Sasso – Laga è capofila, è entrata nel vivo la fase partecipativa, mirante a coinvolgere pienamente, a livello locale, i portatori di interesse (Stakeholders) attraverso forme di comunicazione che sostengano le politiche di conservazione dei grandi carnivori, attenuando il conflitto con le attività antropiche.

Tale fase del progetto si è aperta oggi, martedì 16, a Valle Castellana, e proseguirà con altri due incontri, che si terranno rispettivamente domani a Isola del Gran Sasso, presso l’Aula multimediale dell’Istituto Comprensivo “Parrozzani” (ore 9.30 – 13.30), e dopodomani, 18 novembre, secondo lo stesso orario, alla Sala “E.Majorana” dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ad Assergi.

Alla base degli incontri è lo studio “Grandi carnivori tra consenso e conflitto nei Parchi appenninici” messo a punto, su incarico dello stesso Ente Parco, dal Prof. Angelo Turco e dalla sua équipe della Cattedra di Geografia - Dipartimento di Culture Comparate - dell’Università dell’Aquila, che costituisce la sintesi di un’articolata serie di interviste condotte nell’arco dell’ultimo anno nell’intero territorio protetto.  

Dedicato “Alle genti dell’Appennino, affinché tengano vive le loro montagne e le nostre radici”, e di grande importanza strategica per il Gran Sasso – Laga, come per gli altri due parchi nazionali che sono partner del progetto Life – Ex-tra (dei Monti Sibillini e dell’Appennino Tosco – Emiliano), lo studio offre un’analisi scientifica del Parco attraverso la percezione dei cosiddetti “Stakeholders”, vale a dire quanti: Istituzioni, aziende, operatori zootecnici, persone, interagiscono quotidianamente con la presenza del Parco, nel compimento delle loro attività.

«Costoro – scrive il Prof.Turco nell’introduzione – esprimono certamente degli “interessi” ma sono anche, e soprattutto, portatori di passioni e di cognizioni, di memorie e di visioni, di inquietudini e di speranze…La territorialità, ovvero la considerazione dei valori simbolici, materiali e organizzativi che le comunità civili hanno attribuito nel tempo allo spazio naturale abitato, è la condizione affinché un processo partecipativo abbia successo».

«Si tratta di un lavoro importante per il Parco – sottolinea la Direzione dell’Ente - che con questa strategia di ascolto dei bisogni espressi localmente dalle comunità, porta avanti la serie delle sue buone pratiche di gestione e di conservazione. Uno strumento di conoscenza a partire dal quale il qualificato gruppo di lavoro del Life Ex-tra realizzerà la successiva azione del progetto, ovvero la messa a punto di quegli atelier partecipativi che consentiranno un pieno coinvolgimento degli attori locali nelle politiche di conservazione.



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