Enti di ricerca liberati dai vincoli della Pubbliva Amministrazione

Assumere un ricercatore al Cnr, all’Agenzia spaziale all’Istat o all’Enea sarà più facile: non bisognerà più aspettare che si liberi una casella nella pianta organica, ma un ente di ricerca potrà farlo se ha le risorse a disposizione (entro però l’80% del proprio bilancio). È questa una delle misure più importanti contenute nella bozza di decreto legislativo che attua la riforma della Pa e atteso in consiglio dei ministri nelle prossime settimane.

Il decreto – a cui stanno lavorando il Miur e la Funzione pubblica – rivoluziona anche le procedure di reclutamento di ricercatori e tecnologi ispirandosi a quelle previste negli atenei (la cosiddetta tenure track): dopo una assunzione a tempo determinato che avrà una durata massima di sei anni (tre anni, rinnovabili)il ricercatore o tecnologo sarà, previa valutazione, definitivamente assunto. La bozza di Dlgs istituisce anche un ruolo unico per le due figure con due fasce funzionali (dirigente e primo ricercatore e tecnologo), abolendo dunque l’attuale terza fascia.

CONTINUA A LEGGERE SU: "iL sOLE 24 oRE"



Condividi

    



Commenta L'Articolo