Le scelte dei maturandi aquilani, all’esame di Stato

 

 

 

Quel che è fatto è fatto. La prima prova della maturità 2016 è andata discretamente per gli studenti aquilani. Oggi è la volta della seconda prova e lunedì bisognerà affrontare l’incognita terza prova, quella che preoccupa di più. Ieri sotto un sole cocente, vocabolario in mano e visibilmente stressati dopo la prova di italiano, i diplomandi si sono confrontati su ciò che hanno scritto e sulle tracce scelte. Soddisfatte dell’esito della prima prova le studentesse del Liceo Classico, Martina Paolino e Giorgia Tiberi della 3ª A. «Ho affrontato il saggio breve sul rapporto tra padre e figlio nella letteratura del Novecento. In parte temo la seconda prova di greco». Ho fatto l’analisi del testo di Eco sulla funzione della lingua», ha spiegato Giorgia, «non mi aspettavo che uscisse perché è morto da poco e non si studia». Positiva anche Alessandra Pezzopane dell’Itis, indirizzo informatica. «Ho scelto il saggio breve sul rapporto padre e figlio e penso sia andato bene. La seconda prova riguarda sistemi e bisogna studiare. In realtà è la terza prova a preoccuparmi di più». Dopo la prima fatica della maturità Eleonora Persi, Chiara Cialfi e Flavio Rossi dei Geometri si sono concessi un po’ di relax fuori al bar. «È andato tutto bene. Stasera vediamo l’Italia in tv, ormai quel che è fatto è fatto. Studieremo per la terza prova». Per i colleghi dei Geometri Roberto Centi, Marianna Barberini e Andrea Di Francesco è un’incognita la prova di progettazione per la quale avranno a disposizione otto ore. «Ho affrontato il tema sui confini», ha detto Roberto, «mi sono soffermato sulle abolizioni storiche delle proprietà private, sulla tolleranza». Stessa traccia per Marianna che si aspettava uscisse Umberto Eco.«La seconda prova è tosta, dipende da cosa uscirà». Visibilmente provate dopo aver affrontato il tema storico Noemi Del Pinto e Claudia Cordeschi di Scienze Umane hanno spiegato com’è andato il loro primo giorno di esami. «Bisognava parlare del tema del voto delle donne, del percorso che hanno affrontato nel tempo per arrivare a ottenere dei diritti. Ci sono Paesi in cui ancora oggi non è riconosciuto nessun diritto alle donne. Ho parlato delle donne bambine», ha detto Noemi, «ora tocca affrontare la seconda prova diritto ed economia politica. Abbiamo sei ore. La terza prova è la più preoccupante. Una volta conseguita la maturità proverò a fare dei concorsi». Stressata dopo la mattinata impegnativa Claudia ha aggiunto: «Una volta finita la scuola andrà all’estero. Ora bisognerà studiare soprattutto per la terza prova che verte su quattro materie diverse e ogni domanda deve avere una risposta di 15/20 righe». Foto di gruppo e buonumore per Luca Franceschini, Paolo Cuccolini, Aurora Pinterpe, Marco Centi e Paolo Di Scipio del Liceo Scientifico, raggiunti nel cortile poco dopo dal compagno Piergiorgio Cimino che ha trovato l’ispirazione per iniziare a scrivere dal significato di confine, concludendo l’elaborato con una domanda retorica. «Ho parlato dell’emancipazione della donna oggi e dell’uguaglianza che in alcuni casi è apparenza. Alcune donne che vendono la propria immagine vanno contro tutti i passi avanti fatti nella storia», ha spiegato Luca. Aurora invece ha parlato del paesaggio rappresentato da artisti e vedutisti e, insieme a tutti i suoi compagni, teme la prova di matematica. Appena conseguita la maturità i ragazzi andranno in viaggio a Corfù.

di Alessia Lombardo - da Il Centro -


 



Condividi

    



Commenta L'Articolo