Istituzione del GSSI a nuova Università: incontro con la Ministra Giannini

 

 

 

 

 Per il Gran Sasso Science Institute è arrivato ieri il suggello a un percorso durato quattro anni. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale che ne sancisce l’istituzione, il GSSI diventa a tutti gli effetti una scuola superiore universitaria. A dare il benvenuto alla neonata università, la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) Stefania Giannini, che ha preso parte all’incontro “Una città della conoscenza”.

“Il Governo ha fortemente creduto in questa scuola di dottorato, coerente con la volontà di scommettere sulla ricerca come tassello di una nuova identità produttiva del Paese”, ha commentato la Ministra Giannini. “Il GSSI rappresenta un polo di eccellenza che innalza il livello di internazionalizzazione del sistema della ricerca nazionale e che ha già contribuito al progresso della scienza con scoperte sensazionali come quella delle onde gravitazionali. L’Abruzzo e L’Aquila devono essere orgogliosi di ospitare questa scuola”, ha concluso la Ministra.

Ad attendere il ministro, oltre al direttore della scuola Eugenio Coccia, la senatrice Stefania Pezzopane, il vicepresidente della giunta regionale Giovanni Lolli, il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, il sindaco Massimo Cialente, la rettrice Paola Inverardi, il presidente dell’Infn Fernando Ferroni, il presidente di Anvur (l’organismo di valutazione delle università) Andrea Graziosi. Prima della cerimonia il direttore Coccia, e il presidente Di Pangrazio, hanno siglato l’atto con il quale la Regione concede al Gssi l’edificio ex Gil (dove si trovava la nuova aula consiliare), a fronte del pagamento di un canone annuo di trentamila euro.


“Si tratta di un risultato significativo per L’Aquila e per il suo percorso di rilancio come città della conoscenza, progetto già forte della presenza sul territorio dell’Università dell’Aquila e dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN”, ha commentato il Direttore del GSSI Eugenio Coccia.

“Una giornata significativa, la prima di un Istituto ormai libero dalla tutela INFN”, ha commentato Fernando Ferroni, presidente dell'INFN. “L’INFN con orgoglio rivendica il ruolo, che ha svolto duranti questi tre anni complessi ma esaltanti, nel far nascere e maturare questa realtà fortemente internazionalizzata, e che comunque resterà scientificamente legata ai Laboratori INFN del Gran Sasso”, ha concluso Ferroni.

 Nel corso della cerimonia cinque giovani post doctor che studiano al Gssi, hanno illustrato le attività di ricerca nelle quali sono impegnati in collaborazione con il laboratorio di fisica nucleare dell’Infn: dalla matematica applicata alla medicina, con un algoritmo che ha consentito di capire che le valvole aortiche artificiali sono meno “performanti” rispetto a quelle biologiche, alle reti di connessione, alla materia oscura. Si tratta di Valentina Gingardi, Valentina Meschini, Gianlorenzo D’Angelo, Stefano Davini e Karoline Schäffner.

È il lieto fine di un iter avviato nel 2012, quando la nascita del GSSI come centro di ricerca e scuola di dottorato internazionale fu resa possibile dall’impulso dell’OCSE, dall’impegno dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), e dalla volontà della Regione Abruzzo e del Governo nazionale. Nei primi tre anni di vita l’Istituto ha ricevuto circa 2000 domande da tutto il mondo per accedere ai suoi quattro corsi di dottorato – in fisica, matematica, informatica e studi urbani. Oggi il GSSI, con i suoi 120 dottorandi, di cui il 50% proviene dall’estero, è l’università più internazionalizzata d’Italia.

Fin dalla sua nascita, l’attività del GSSI è stata sottoposta al vaglio dell’ANVUR – l’Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca – che l’11 novembre 2015, terminato il primo triennio sperimentale, ne ha promosso l’operato. Il Governo e il MIUR hanno quindi avviato la procedura di stabilizzazione, che vive oggi il suo atto conclusivo.

Il Gran Sasso Science Institute all’Aquila raggiunge così la Scuola Normale e la Scuola Sant’Anna di Pisa, l’IMT di Lucca, la SISSA di Trieste e lo IUSS di Pavia nel novero di quei prestigiosi centri di eccellenza dedicati all’alta formazione e alla ricerca.


 



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