Cultura e frescura nel Giardino Letterario di San Pietro della Jenca

 

 

 

 Particolarmente interessante l’incontro all’aperto che si è svolto Domenica 3 luglio nell’ambito della 3° Edizione della Rassegna Culturale “Il Giardino Letterario” salotto culturale all’aperto nella splendida cornice del Borgo di San Pietro della Jenca.
 Brillanti Relatori sono stati:
 il giornalista e scrittore Dante Capaldi, che Con lo stile giornalistico che lo contraddistingue, costellato di citazioni di nomi e personaggi in una densa carrellata di “amarcord”, ha suscitato tante emozioni nei presenti sviscerando l’argomento del giorno: “LA FORMAZIONE CIVICA, CULTURALE E SPORTIVA”.

Dante Capaldi, già dirigente scolastico oltre che decano e maestro dei giornalisti sportivi, ha messo a dura prova il moderatore che a stento è riuscito a contenere il suo immenso bagaglio dialettico.
 Alla domanda provocatoria…”tu, ormai, sei pescarese”? Lui si è definito semplicemente "un abruzzese".  A Pescara, dove si è trasferito dopo il terremoto, è amato e rispettato come del resto in tutte le zone dell’Abruzzo. Molti giornalisti di oggi che operano in radio e in video, devono essergli grati per il giornalismo televisivo che ha saputo inventare a L’Aquila attraverso la fondazione e gestione delle prime radio e televisioni private.
Dante Capaldi ha raccontato ai presenti, assieme al ritrovato collaboratore di un tempo Antonio Giampaoli,  i tanti servizi TV realizzati con mezzi tecnici pionieristici agli albori delle televisioni private.
 Ricordi che lo stesso Capaldi ha raccolto in un saggio dedicato proprio alle radio e TV aquilane: «La storia delle radio e televisioni all’Aquila e dintorni», che – ricorda Capaldi - "hanno fatto la storia della televisione abruzzese".


Le orme del padre Dante sono state ottimamente seguite dal figlio, Aurelio Capaldi, volto noto di RaiSport ed inviato, ormai da molti anni, per la Nazionale di calcio italiana. Aurelio è stato testimone diretto anche nell'amara sconfitta ai rigori nei quarti di finale ad Euro 2016 contro la Germania, intervistando tra le lacrime Bonucci, Barzagli e Buffon. Chissà quali parole e quali aneddotti avrebbe usato il papà Dante per consolare gli Azzurri...


Davvero belle le poesie scritte da Ernesto Pansini, Ingegnere Insegnante "Precario" (come lui stesso si definisce su linkedin), anche se adesso è stato assunto in ruolo a tempo indeterminato.
L'ing. Pansini ha di fatto saputo trasformare la piaga della precarietà occupazionale di migliaia di professori della scuola italiana in una risorsa ricca di emozioni, poi tradotte in poesia nel suo libro "I Docenti Itineranti”. Trama dominante nei componimenti è il tema del continuo cambiamento di scuola e territorio dei docenti precari, i quali hanno dovuto vivere contemporaneamente la devastante esperienza del terremoto dell’Aquila.
Le poesie sono state recitate dall’attore Maurizio Di Giacomantonio. Il pubblico ha sottolineato con lunghi applausi la bellezza e l'eleganza dei contenuti sapientemente trasmessi dalla professionalità dell’attore recitante.


La poetessa aquilana CLELIA SCIRRI ha dedicato al pubblico una delle sue poesie in dialetto: "Estate temperese". Inoltre, sono state lette anche alcune poesie di Paolo Boccabella (di Camarda).
Un pomeriggio piacevole che si è concluso in bellezza con una merenda al fresco offerta dall’Associazione San Pietro della Ienca.

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo