Meno iscritti, più studenti all'Università dell'Aquila

 

 

 “E’ il primo anno con il pagamento delle due rate e il conseguente crollo delle iscrizioni, Questo è l’anno zero dell’università, a partire dal quale potremo pensare di confrontarci con altri atenei”,  lo ha detto la rettrice Paola Inverardi, dal palco del Festival della partecipazione nella sua giornata conclusiva - “A fronte dei quasi duemila studenti immatricolati in meno, è stato registrato il 7% in meno degli studenti inattivi, ossia di coloro che al primo anno non fanno esami. Inoltre, più del 50% degli immatricolati ha fatto un numero di esami che lo colloca bene”. La rettrice ha precisato poi che «due anni fa fu introdotto il numero programmato in corsi sovradimensionati perché raccoglievano studenti che non trovavano posto altrove, ora, dovendo fare un test sono venuti solo quelli davvero intenzionati”. Per la rettrice ci sono meno iscritti, ma più studenti.
Una visione non condivisa dalla rappresentante degli studenti Martina Cipriani, che ha invitato il sindaco Massimo Cialente e la rettrice ad ascoltare gli studenti. Il direttore del Gran Sasso Science Institute, Eugenio Coccia, ha ricordato la dimensione internazionale che L’Aquila sta prendendo anche grazie alla scuola di alta formazione. Oltre ai tanti premi vinti dai ricercatori del GSSI e ai progetti in corso, a ottobre partirà la scuola di alta formazione per gli alti dirigenti della pubblica amministrazione, che fino allo scorso anno si teneva a Bressanone. Ha ricordato, invece, un progetto di prossimo avvio sulla materia oscura che coinvolge anche Princeton e Trento il vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli.

 



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