Fu salvata dai vigili del fuoco nella Casa dello studente, si è laureata

 

 

 L’avvocato Wania Della Vigna, legale di molti dei ragazzi che la notte del terremoto si trovavano nella Casa dello studente, rende noto che si è laureata all’Aquila una ragazza coinvolta nel crollo della Casa dello studente. Per un giorno, nella sala tesi della facoltà di Psicologia dell'Università, tangibile è stato il ricordo di quella notte. Infatti si è laureata Stefania Cacioppo, siciliana di Castelvetrano che ha discusso una tesi dal titolo: «La visione psicosomatica del sogno nella psicoterapia psicoanalitica». Relatore la professoressa Angela Paris. Stefania frequentava il terzo anno della facoltà di Scienze delle Investigazioni dell’Università dell’Aquila e grazie alla borsa di studio aveva diritto di abitare nella Casa dello studente. Il 6 aprile 2009 dormiva nella camera 310, al terzo piano dell’ala crollata dell’edificio di via XX Settembre, di proprietà della Regione Abruzzo e concessa in comodato all’Azienda per il diritto agli studi iniversitari. Grazie all’intervento dei vigili del fuoco, Stefania fu portata fuori dalle macerie sana e salva insieme ad altri ragazzi, mentre per altri otto giovani studenti non ci fu nulla da fare. Dopo il crollo del 6 aprile 2009, riportando lesioni, si è costituita parte civile nei processi post-sisma, in primis nel processo per il crollo della Casa dello studente, con l’avvocato Wania Della Vigna del Foro di Teramo che era con lei in prima fila per assistere alla sua tesi dopo ben sette anni da quella terribile notte. Stefania, pur felice per la laurea conseguita, non ha dimenticato il suo passato e ha dedicato la tesi, oltre ai genitori e ai parenti, anche ai compagni deceduti nella notte del 6 aprile 2009 soprattutto a Michelone, Hussein Hamade, suo amico fraterno e a tutti gli altri tra cui Alessio Di Simone. Per un caso, nella stessa stanza, oltre a Stefania Cacioppo, c’era, a discutere la tesi, anche il fratello di Alessio, Mattia Di Simone. La tesi di Stefania ha una dedica proprio all’avvocato Wania Della Vigna che l’ha assistita sia nel processo penale – conclusosi in Cassazione con la condanna di quattro tecnici, tre ingegneri e un architetto dell’Adsu – sia nel processo civile appena iniziato contro Regione e Azienda per il diritto agli studi universitari. Il segnale di Stefania Cacioppo è chiaro: «La vita va avanti, ma senza dimenticare le vittime, senza dimenticare ciò che è accaduto per mano dell’uomo e che ha modificato il corso della storia di tante persone e di una intera città».



 



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