L'AQUILANO FRANCO GIZZI ALLA GUIDA DELL'UNITA' DI CRISI ENEL

 

 

 

C’è un aquilano, Franco Gizzi, 58 anni, a capo dell’unità di crisi nazionale dell’Enel dedicata ai rapporti con la Protezione civile che, dalle prime ore del 24 agosto, si sta dando un gran daffare per non far mancare l’energia ad Amatrice e alle altre zone terremotate.

Una struttura che, ormai da anni, opera in tutte le situazioni difficili del Paese: dal sisma dell’Aquila del 6 aprile 2009 a quello di pochi giorni fa, dall’alluvione in Sardegna alla gestione delle tempeste di neve in Abruzzo e in Veneto, e passa con disinvoltura dalla gestione di interventi di grandissima portata fino ai casi più piccoli.

Un ruolo che Gizzi, colpito in prima persona dalla tragedia di sette anni fa, può svolgere con una sensibilità in più tutta particolare, specialmente in questi giorni convulsi che lo vedono presente anche presso la Direzione di comando e controllo (Dicomac) della Protezione civile attivata a Rieti, uno dei pochi abruzzesi eccetto i componenti della struttura della Regione.

Laureato in Scienze politiche e specializzato in cooperazione civile e militare, dopo anni in prima linea nel giornalismo con il quotidiano Il Tempo e l’agenzia Ansa, da circa vent’anni riveste ruoli di responsabilità in Enel nell’ambito della gestione dei rapporti con le istituzioni e il territorio.

La sua struttura, spiega, risulta determinante per il funzionamento della macchina dei soccorsi, dal momento che raccoglie e coordina tutte le necessità relative alla produzione, distribuzione e commercializzazione dell’energia.


 



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