Ricatto hard al minorenne, ora si indaga

 

 

 

Anche un minorenne aquilano stava per finire nella trappola delle foto hard in rete. Per sua fortuna ha avuto il coraggio di non cedere al ricatto e ora il caso è al vaglio della Procura della Repubblica. Ma mentre nella maggior parte dei casi sono le donne ad avere la peggio in questo far west dei social network, come nella recente tragedia nel Napoletano finita con un suicidio, stavolta è proprio una giovane a recitare la parte dell’aguzzina. Questa la ricostruzione dei fatti. Il 17enne aquilano è stato contattato sui social dalla donna, che ha solo qualche anno più di lui e gli ha chiesto di mandarle una sua fotografia che le è stata inviata in tempi brevi. L’amicizia virtuale è andata avanti e la giovane gli ha chiesto un’altra fotografia, possibilmente a sfondo pornografico. Il minorenne è caduto nel raggiro mettendo a sua disposizione un’immagine nella quale appariva seminudo. Poi la giovane donna ha fatto capire quali fossero le sue reali intenzioni. Gli ha chiesto duecento euro da mettere su una carta telefonica prepagata intestata ad altra persona altrimenti il suo nudo sarebbe finita su internet. Il ragazzo aquilano, inizialmente, ha pensato a uno scherzo ma poi si è accorto che la sua “amica” faceva sul serio visto che ha insistito nella richiesta e nelle minacce. Il 17enne è caduto nel panico e in un primo momento ha anche pensato di cedere alla richieste. Poi, però, ha anche immaginato che qualora si fosse prostrato alla proposta sarebbe stato ricattabile ancora di più in futuro. A quel punto ha preso il coraggio a quattro mani e si è recato alla procura della Repubblica dove ha raccontato la sua esperienza. Le indagini sono state affidate alla sezione di Pg della Questura, diretta da Mauro Pansini, che ha iniziato a investigare in un contesto, quello di internet, nel quale non è tanto facile provare le colpe. Comunque sembra che la ragazza sia stata identificata ed è della provincia di Napoli mentre è più difficile rintracciare il mancato beneficiario della carta telefonica prepagata che ha agito di concerto con la sospettata. Pare che si tratti di uno straniero. Di certo è stato aperto un fascicolo nel quale si ipotizza il reato di tentata estorsione. Ma l’aspetto maggiormente causa di raccapriccio sta nel fatto che gli investigatori ritengono che di episodi come questi potrebbero essercene più di uno, solo che non tutti denunciano. L’appello che viene rivolto ai più giovani, donne in particolare, è di non cedere mai a certe lusinghe da parte di soggetti sconosciuti e spesso malintenzionati.

di Giampiero Giancarli - da Il Centro -



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