Denunciate due donne di etnia slava per un furto di gioielli in abitazione a L'Aquila

 

 

 

Nel corso dell'attività finalizzata alla prevenzione e repressione di furti, il personale della Squadra Mobile ha individuato e denunciato le autrici del furto di gioielli e denaro avvenuto nella giornata del 10 ottobre in un’abitazione situata nel centro cittadino. Un furto nel quale sono riuscite a entrare utilizzando una lastra di plastica che ha permesso l’apertura della porta. Le responsabili dell’azione criminosa, due ragazze di etnia slava, di cui una minorenne, residenti in un campo nomadi della Capitale, in passato erano già state fermate e denunciate perché trovate in possesso di oggetti preziosi di provenienza furtiva. Questo dimostra, per l’ennesima volta, che la maggioranza di furti nelle abitazioni riscontrati all’Aquila sono commessi da malviventi che arrivano dalla provincia di Roma o dal basso Lazio dove tornano con il bottino. Un furto è andato a vuoto, invece, nella notte. I malviventi hanno preso di mira il negozio denominato “DonnaPiù”, in viale della Croce Rossa, all’incrocio con via Tosti. Anche questa volta si è trattato di un colpo che non ha fruttato nulla ai ladri, ma ci sono stati danni per chi gestisce il negozio che dovrà riparare la porta forzata. Possibile che i malviventi non abbiano portato a termine il loro disegno in quanto disturbati da qualcuno visto che il negozio si trova in una zona abbastanza di transito anche di notte. L’episodio è solo l’ultimo di una lunghissima serie, in cui molti esercizi, soprattutto del centro storico, sono stati oggetto di furti con spaccata. Colpi a ripetizione che si susseguono per via del fatto che le forze dell’ordine non sono in grado di controllare un territorio che è vasto quanto quello di una città come Milano.


 



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