Folla di ragazzi, palloncini bianchi e lacrimeai funerali della sedicenne stroncata da una malattia

 

 

 

 

di Raniero Pizzi - da Il Centro - «Grazie Elena, ci manchi». I palloncini bianchi volano in cielo. Su ognuno, i compagni hanno scritto un messaggio, una lettera del nome di Elena, un cuoricino. «Grazie Elena», ripete il parroco di San Giuseppe artigiano don Luigi Maria Epicoco. «Grazie di essere esistita, di averci dato la possibilità di conoscerti». «Grazie per averci donato il tuo sorriso, di esserci stata vicino quando avevamo un problema, non facendoci mai pesare i tuoi». «Grazie Elena. Ci manchi». Lo ripete la compagna di classe del liceo Musicale, lo ripete più volte davanti a una platea attonita, annichilita dal dolore. La si potrebbe chiamare disperazione se proprio il parroco durante l’omelia non avesse chiesto di «non trasformare il dolore in rabbia e disperazione. Lei non lo vorrebbe mai. Elena è stata una benedizione. Era a conoscenza della sua malattia, e quando si sa di non avere tanto tempo si potrebbe essere tentati di dar via la propria vita. E invece lei no, lei ha impegnato ogni attimo per diventare migliore. Lei era pronta. Noi no. E se c’è una cosa che dobbiamo fare uscendo da qui», ha continuato don Luigi, «è quella di interrogarci su cosa stiamo facendo di noi stessi per essere migliori, lo dobbiamo a Elena. Perché lei era già migliore, noi no». I compagni di classe del liceo Delfico di Teramo, dove Elena Pasquali si era trasferita da pochi giorni, sono arrivati con la bandiera di istituto, i compagni del liceo Musicale dell’Aquila hanno portato gli strumenti musicali, le amiche della media Dante Alighieri hanno portato un grande cuore di rose bianche e piangono aggrappate a quei palloncini. Nella chiesa stracolma piovono le note del “Chiaro di luna” di Debussy, brano che Elena adorava. Alla tastiera non c’è lei, giovane promessa della musica, ma un compagno di classe. «La musica ci unirà, per sempre», racconta con la voce rotta l’amica, e infatti oggi alle 18,30, nella sala spettacoli della Pro loco di Coppito, l’ensemble di Sassofoni “Sax Around”, direttore maestro Giovanni Luca Ciavatta, in collaborazione con il maestro Valeria Blasetti, suonerà in ricordo della giovanissima che nell’ensemble suonava il sax. Elena Pasquali, 16 anni non ancora compiuti, lascia la madre Laura e due fratelli, Luca e Francesco, e adesso riposa a Barisciano, vicino al padre scomparso 4 anni fa in un incidente col parapendio.

Elena Pasquali nell’ottobre 2014 era stata premiata a Onna nell’ambito dell’iniziativa ”Il Sabato del Villaggio” per una poesia scritta per il papà deceduto 2 anni prima. Ecco il testo: «Guardo il cielo, mi chiedo se mi stai guardando. Mi chiedo come sarebbe la mia vita se tu fossi seduto accanto a me su questo prato. Saremmo mano nella mano a guardare questo infinito cielo, che ci toglie per un attimo il respiro. Forse, ora, staresti asciugando la lacrima che mi riga il viso. Sei la cosa che mi manca di più al mondo. E in ogni singolo attimo, un pezzo del mio cuore diventa tuo. Sperando che un giorno possa ricominciare a battere. Mio padre “L’uomo dalle spalle piccole e dal cuore grande”».

 




 



Condividi

    



Commenta L'Articolo