Controllate dighe e scuole in Abruzzo, nessun danno

 

 

 

Non ci sono danni nelle scuole comunali di L'Aquila: sia in quelle riparate dopo il sisma del 6 aprile 2009, sia in quelle provvisorie realizzate nel post terremoto con moduli prefabbricati. Al termine dei sopralluoghi portati avanti tutta la mattina dai tecnici dell'amministrazione, per verificare gli effetti delle forti scosse di ieri in provincia di Macerata e in Valnerina, lo conferma la dirigente del settore Protezione civile Enrica De Paulis, che attende comunque le relazioni definitive prima di illustrare il quadro al sindaco del capoluogo, Massimo Cialente. A quest'ultimo spetterà l'ultima parola, ma comunque, come confermano la stessa dirigente e l'assessore alle Opere pubbliche Maurizio Capri, "salvo nuovi eventi sismici, domani le scuole in città dovrebbero essere aperte". A L'Aquila e in tutto il territorio comunale da ieri sera è tornato l'incubo del sisma del 6 aprile 2009. Dopo che già ad agosto scorso erano state avvertite in modo distinto le scosse che avevano interessato Umbria, Marche e Lazio, in molti la scorsa notte hanno preferito dormire in auto o, comunque, non rientrare in casa.

 "Squadre di tecnici stanno monitorando la situazione delle dighe in territorio abruzzese, da Campotosto, a Penne, a Bomba, a Casoli; sulle stesse, al momento, non sono stati evidenziati danni o criticità di sorta, pur se le verifiche sono attualmente in corso". Lo dice il sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, Mario Mazzocca, con delega alla Protezione Civile. "Stesso discorso - aggiunge - per la rete ferroviaria, mentre si resta in attesa del completamento delle operazioni di monitoraggio relativamente alla rete autostradale ed a quella di distribuzione di energia elettrica". "Sono stati presi contatti con i Sindaci di Montereale, Campotosto, Capitignano, Valle Castellana, Rocca S.Maria, Crognaleto, oltre alle forze dell'ordine e ai Vigili del Fuoco". "Nei Comuni suddetti sono state inviate tempestivamente diverse squadre di volontari per le attività di primo monitoraggio".

La Protezione Civile Regionale in stato di allerta dopo gli eventi sismici che da ieri stanno interessando la provincia di Macerata e la Valnerina. La Sala Operativa Regionale ha preso contatto con i sindaci dei comuni confinanti con le Marche, inviando sul posto squadre di volontari per un primo sopralluogo visivo e per l'ascolto delle esigenze manifestate dalle popolazioni. Nella notte trascorsa sono stati presi contatti con Enel, Ferrovie dello Stato ed Ente Gestore Dighe per un primo esame dei danni; in particolare, i hanno dato esiti negativi i sopralluoghi sulle dighe di Campotosto, Bomba e Casoli. "Ad un primo esame visivo, informa la Protezione Civile regionale, le scosse di ieri non hanno provocato danni alle strutture edilizie, ma in alcuni casi hanno determinato un allargamento delle lesioni già subite nel terremoto del 24 agosto". Tutte le scuole dei capoluoghi d'Abruzzo e dei centri maggiormente abitati sono rimaste chiuse per consentire, stamani, un primo sopralluogo delle squadre di tecnici. Per la Protezione Civile regionale, non viene segnalata alcuna situazione di disagio, ad eccezione dello sgombero di una abitazione nel comune di Valle Castellana, in provincia di Teramo (tra i centri abruzzesi vicini all'epicentro del sisma del 24 agosto scorso) minacciata da un confinante edificio che ha riportato alcune lesioni ed ora è a rischio di crollo: gli occupanti sono stati trasferiti in una struttura alberghiera. La protezione Civile Regionale ha dato al Dipartimento Nazionale la disponibilità a mobilitare uomini e mezzi per l'assistenza alla popolazione residente nei comuni marchigiani, mettendo in pre-allerta la sua Colonna Mobile.


 



Condividi

    



Commenta L'Articolo