Sisma bonus (di Sante Acitelli)

 

 

 

Finalmente, dopo l’ennesima tragedia, si comincia a capire che la prevenzione è più importante e più conveniente della gestione dell’emergenza + ricostruzione. Nel post precedente avevo pubblicato quello che avevo chiamato il mio Manifesto per la Ricostruzione, una sorta di elenco di come intervenire su tutto l’arco appenninico; oggi leggo di “Sisma Bonus” cioè di un’idea del governo circa gli interventi di messa in sicurezza di circa 5 milioni di case nelle zone 1 e 2 ad alto rischio sismico; è solo un ‘idea che però “fa pace” con quanto avevo già scritto a suo tempo e che organizzerei in 5 fasi:

Informazione: informare la popolazione sui rischi sismici del territorio con seminari, pubblicazioni  ed incontri con tecnici del settore

Formazione: organizzare corsi sul comportamento in caso di terremoto, quali le cose da fare e quali da non fare ad iniziare dalle scuole

Zonazione ovvero la conoscenza del terreno con le sue caratteristiche

Consorzi: riprendere l’esperienza di individuare gli aggregati come fece la Protezione Civile a L’Aquila e trasformarli in consorzi obbligatori se non già costituiti in condomini

5 Adeguamento antisismico: obbligare  tutti i condomini  / consorzi a presentare progetti ed eseguire i lavori detraendo il costo al 100 % un 10 anni

cifone



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