Rapina all’ufficio postale di Bagno

 Un uomo armato di coltello, pochi minuti della chiusura delle 13.30, con la filiale postale ancora piena di clienti e del personale ha rapinato l'ufficio postale di Bagno.

«Datemi i soldi». Poi dalla giacca ha tirato fuori un coltello, che ha convinto gli impiegati a consegnargli tutto il denaro contante contenuto nelle casse: 5 mila euro circa. Rapinatore solitario in azione ieri intorno alle 12, nel piccolo ufficio postale ubicato nella frazione di Bagno Grande dove all'interno c'erano sei persone in tutto, tra clienti ed impiegati. Il rapinatore, volto travisato da un cappuccio, è entrato all'interno dell'ufficio e in maniera fulminea ha pronunciato poche parole, in italiano, e ha arraffato il denaro contenuto nelle casse. Poi la fuga lasciando liberi clienti ed impiegati, visibilmente impauriti per quanto accaduto. L'allarme è scattato immediatamente. Sul posto oltre agli agenti della Squadra volante sono arrivati quelli della Mobile, diretti da Gennaro Capasso, ma del malvivente solitario nessuna traccia. Dopo poco sono arrivati anche quelli della Scientifica per i rilievi del caso. Gli investigatori non escludono nessuna ipotesi, né quella del malvivente locale né quella di un possibile basista che può aver collaborato alla riuscita del colpo. In mano agli inquirenti anche le riprese delle telecamere di videosorveglianza, dalle quali di spera di poter ricavare indizi utili per incanalare l'inchiesta sulla giusta strada per arrivare all'autore della rapina..
 

“Apprendiamo con immenso dispiacere del furto subito stamane presso l’Ufficio Postale di Bagno – commenta la Presidente del Cpt Bagno-Monticchio Carmen Zonfa – Un episodio gravissimo che torna a farci riflettere su quanto la sicurezza delle persone che rappresentiamo e di tutti noi, sia da tutelare. Nonostante le varie e ripetute richieste di intervento alle Autorità Competenti, ci troviamo ancora a dover richiedere un ulteriore e concreto aiuto al fine di proteggere i nostri borghi, i nostri piccoli paesi,la nostra comunità, già trascurati e troppo spesso dimenticati. Torniamo, quindi,a chiedere a gran voce una presenza più evidente delle Forze dell’ordine, affinché ciascuno si senta tutelato dentro e fuori casa, o quantomeno, non abbandonato”.posteitaliane
Zonfa conclude: “Torniamo a chiedere un sistema di telecamere che possa darci evidenza di chi percorre le nostre strade. Torniamo a chiedere all’Amministrazione Comunale di L’Aquila ed al Prefetto di intervenire e di dare risposte concrete a quanti, oggi, si chiedono come possa essere possibile che in una micro comunità come quella di Bagno, in piena mattinata, sull’unica strada percorribile, dove tutti ci conosciamo, possa essere stata posta in atto una rapina”.

 

 



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