Pascoli e canoni il Comune replica agli allevatori

 

 

 

 Il consigliere comunale del Pd Tonino De Paolis «in relazione alle notizie apparse in questi giorni sulla proroga dell’attività di pascolo nel demanio di uso civico della collettività dei cittadini dell’Aquila», rappresenta che «come ormai da decenni, le concessioni sono disposte secondo le prescrizioni della legge regionale 25/88 su base annuale, con pascolamento degli animali per frazione di anno, ovvero ordinariamente dal 15 maggio al 15 novembre salvo anticipazioni primaverili o proroghe autunnali occasionalmente concesse in base alle richieste degli allevatori e secondo le condizioni climatiche e di produttività degli stessi pascoli. Per l’anno in corso, viste le richieste di proroga pervenute da alcuni allevatori facenti parte del Comitato spontaneo dell’Abruzzo ulteriore II, nell’incontro che l’amministrazione comunale ha tenuto il 10 novembre sono state ribadite e accettate dagli stessi allevatori le condizioni tecniche per la concessione delle proroghe e quelle di pagamento del canone aggiuntivo. Tale canone è lo stesso di quello pagato giornalmente durante tutta la stagione pascoliva ordinaria, e gli allevatori presenti all’incontro hanno accettato le condizioni firmando il verbale. Pertanto, non si comprende qual è la ragione di antieconomicità che gli allevatori sopporterebbero rispetto all’allevamento in stalla visto che si tratta della stessa tariffa giornaliera che essi hanno sostenuto durante l’ordinaria stagione pascoliva e che va pagata per i pochi giorni di proroga ammessi».

 



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