L’opera, realizzata da tre artiste del patchwork, sarà messa in vendita

Un gonfalone con i simboli della città  - L’iniziativa era partita all’indomani del terremoto, per aiutare le donne nelle tendopoli. Una passione, quella per il patchwork, che ha coinvolto un numeroso gruppo di aquilane che hanno avuto l’opportunità di realizzare i loro lavori nei laboratori sorti - grazie alla Quiltitalia, l’associazione nazionale di patchwork, quilting e lavori d’ago - nei centri di accoglienza di Centi Colella, Camarda e Collemaggio. Un’attività che non si è fermata con la chiusura delle tendopoli. Le donne, infatti, si sono più volte ritrovate a Murata Gigotti, nella sede della Pro loco di Coppito che continuerà ad ospitare l’associazione. Ieri, nel corso di una conferenza stampa, alcuni dei lavori realizzati sono stati esposti a Villa Gioia, sede del Comune. Un’iniziativa voluta per presentare il «Quilt per L’Aquila», un’opera simbolica realizzata da Daniela Cassani, Rita Frizzera e Nanna Usai che, prendendo spunto dal patrimonio artistico della città, hanno così lanciato - a nome di tutta l’associazione nazionale - un altro messaggio di solidarietà. Il quilt (un gonfalone), con le raffigurazioni della basilica di Collemaggio, delle le 99 cannelle, del castello, della chiesa di San Pietro della Ienca, di palazzo Margherita, del borgo di Camarda e dello stemma della città, ha rappresentato l’Italia nell’edizione 2010 del festival di Birmingham in Inghilterra.
 «Un’opera suggestiva» ha commentato l’assessore Stefania Pezzopane, sottolineando anche la capacità delle donne «di riuscire a far nascere cose bellissime da un dolore così grande. Un’opera che servirà ad aiutare iniziative importanti in ricordo delle vittime».
 «L’intento è quello di poter vendere questo quilt, non a privati ma a una Fondazione» hanno spiegato Franca Corrieri e Renza Bucci, responsabili regionali dell’associazione «così da poter utilizzare il ricavato per la realizzazione - nel futuro Parco della Memoria che dovrebbe sorgere a piazzale Paoli - di una fontana monumentale, come proposto dalla Fondazione 6 aprile per la vita». Giovanna Mostardi e Licia Marcotulli hanno ricordato l’impegno dell’associazione nazionale nelle tendopoli e assicurato il loro impegno anche per altre iniziative a favore della città.


Guarda il video: Patchwork a San Pietro

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