Rigopiano: si trovano solo morti,gia' 17;dispersi 12

 

 

 

Continua ad essere una corsa contro il tempo ma e' da sabato che dalle macerie dell'hotel Rigopiano sono recuperati solo cadaveri. La triste conta porta a 17 il numero di vittime ufficialmente accertate, e contestualmente si riduce il numero di persone disperse, ora sono 12. Dalla tarda serata di ieri c'e' stata una sorta di accelerazione nei recuperi da parte dei vigili del fuoco e del personale del soccorso alpino: erano 8 ieri prima di mezzanotte, sono diventate 17 le salme riportate in superficie e - il tempo degli adempimenti medico-legali - che saranno restituite ai loro cari. Sono ore terribili, a distanza di ormai sei giorni dala slavina che ha cancellato il resort Rigopiano. Ancor piu' terribili, se possibile, perche' la natura, le difficolta' a cui sono costretti i vigili del fuoco portano ad un crudele conteggio, ad una crudele lotteria sul chi e' - uomo o donna? - l'ultimo recuperato in ordine di tempo.
Per assurdo, piu' un disperso resta tale e piu' aumenta l'angoscia dei congiunti, ma al tempo stesso - ecco la crudelta' in piu' in questa tragedia - proprio questo costituisce con l'alimentare ancora una flebilissima speranza per i familiari. Una crudelta' che presenta analogie simili solo con le ricerche dei dispersi dopo il terremoto del 24 agosto nell'Appennino centrale. E ad ogni recupero di cadavere s'innesta un'altra attesa: quella del riconoscimento ufficiale della salma, e anche questo finisce con l'alimentare quell'assurda lotteria a cui ormai sembrano condannati i congiunti di quanti erano nell'hotel e di cui ancora non si conosce il destino.

Il geologo teramano Leo Adamoli, tra i principali studiosi dei monti di Farindola, spiega il perchè il rischio valanga in quel luogo non è stato mai segnalato da alcuna carta geo-morfologica. Inoltre, il terreno sul quale è stata costruita la struttura recettiva era un conoide di detriti ma per Adamoli era solido nel sottosuolo. Si sarebbe trattato di una imprevedibile concentrazione di eventi negativi che ha portato al disastro.

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Tra i soccorritori c'e' solo la consegna dell'andare avanti, dello scavare senza soluzione di continuita', di ricorrere a tutti i mezzi possibili a disposizione, dai piu' sofisticati che captano in profondita' segnali - a volte anche segnali di vita - alle classiche pale e ai picconi impiegate a mano con cui farsi largo tra neve, ghiaccio e rocce. Lavorano in oltre 150, suddivisi in squadre di 20-30, tra vigili del fuoco, soccorso alpino, militari, polizia, personale della Croce rossa.
Le speranze sono riposte nel corpo centrale dell'albergo, dove e' possibile che possano essersi concentrate la maggior parte degli ospiti in attesa che arrivasse lo spazzaneve o comunque in attesa di andare via, mercoledi' 18 nel primo pomeriggio. Poi e' arrivata la slavina. E questa mattina, in un clima di profonda commozione, si sono svolti nella chiesa di San Nicola Vescovo di Farindola i funerali di Alessandro Giancaterino, il 43enne capo cameriere vittima della valanga. La camera ardente e' stata allestita nella sala consiliare comunale. Alessandro era il fratello dell'ex sindaco di Farindola, Massimiliano.
Intanto i carabinieri del Comando provinciale di Pescara stanno raccogliendo le testimonianze dei superstiti, ai fini dell'inchiesta avviata dalla Procura. Oggi sono stati sentiti per cinque ore Giorgia Galassi e Vincenzo Forti, fidanzati. Deposizioni raccolte dal comandante del Nucleo investigativo dell'Arma a Pescara, maggiore Massimiliano Di Pietro, e dal tenente colonnello dei carabinieri forestali Annamaria Angelozzi. Dalla Protezione civile fanno intanto sapere che il miglioramento delle condizioni meteo ha consentito di pianificare diversamente le operazioni di volo, organizzando tre missioni diverse: una su Rigopiano, una su Lama dei Peligni, e un ulteriore sopralluogo sulla diga di Campotosto, dove erano gia' state fatte opportune valutazioni tecniche. E prosegue l'attivita' svolta con i droni, particolarmente intensa e utile per capire e valutare determinate situazioni nell'area. Compresa la stabilita' delle masse nevose nella zona sovrastante l'hotel Rigopiano, tenendola d'occhio anche a tutela di quanti sono impegnati nelle operazioni di ricerca e recupero.


 



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