La Comunità XXIV luglio-handicappati e non protagonista nel documentari: “I migrati”

 

 

 

Disabilità e migrazione, due marginalità a confronto attraverso una prospettiva diretta, semplice e piena di scoperte in “I migrati”, il documentario di Francesco Paolucci in onda la notte scorsa come speciale di Tg2 Dossier e questa sera, alle 19, su Tv2000. Protagonisti quattro disabili della “Comunità XXIV luglio-handicappati e non”, l’associazione di volontariato dell’Aquila dove è nato il progetto. Benito Marinucci, Barbara Fontanazza, Gianluca Corsi e Giovanni Diletti si sono improvvisati giornalisti, con tanto di telecamera, macchina fotografica e taccuino, insieme a ragazzi volontari videomaker, e hanno girato su un pulmino per i paesi dell’Appennino che accolgono i migranti. Il risultato è un racconto senza pregiudizi o filtri ideologici. «Disabili e migranti hanno abbattuto le barriere della comunicazione e si sono fidati», ha spiegato il regista Francesco Paolucci in una conferenza organizzata nella sede della Rai di viale Mazzini. «Dal 2004 seguo le attività della Comunità XXIV luglio. Questo non è il primo film che porto avanti con l’associazione». Il primo lungometraggio, infatti, è “La mano nel cappello”. L’idea alla base del documentario “I migrati” è venuta alla fine di uno dei workshop in cui i ragazzi hanno incontrato i giornalisti, sul tema delle migrazioni. «Appena abbiamo visto questo documentario ce ne siamo innamorati», ha spiegato Ida Colucci, direttore del Tg2, «racconta in modo semplice come incontrarsi, accogliere, comprendere e non respingere, il fenomeno dell’immigrazione». Per il direttore di Tv 2000 Paolo Ruffini, «lo sguardo puro e senza nessun pregiudizio del documentario ci sfida ci interroga sul nostro dovere di raccontare».


 

 



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