Don Osman sbanca la Corrida «L’Aquila saprà rialzarsi»

(Da il Centro) «Queste campane sono dedicate ai tanti campanili che all’Aquila sono ancora a terra, ma che un giorno si alzeranno». Applausi e campane per don Osman Prada, il parroco di Roio protagonista alla Corrida. Vetrina d’eccezione su Canale per ricordare che nella terra colpita dal sisma c’è ancora tanto da fare.
 Lo aveva promesso, il venezuelano don Osman. Dal palco della Corrida, davanti a milioni di telespettatori, si sarebbe presentato col colletto bianco e parlando di quella che considera la sua seconda patria. E prima dell’esibizione, ha sfruttato tutto il tempo per ricordare che, dopo le case provvisorie, in città «la situazione è cruda e c’è ancora tanto da lavorare. E gli aquilani lo stanno facendo, senza perdere la fede e la speranza». Il sacerdote ha salutato tutti i suoi parrocchiani, che lo stavano seguendo sul maxischermo della tenda-chiesa di Roio, e si è commosso, quando il conduttore Flavio Insinna ha letto a sorpresa una lettera arrivata dagli abitanti della frazione. E poi l’appello: «Non vi dimenticate di noi, abbiamo tanto bisogno di aiuto». Ha ringraziato vigili del fuoco e volontari, e i suoi superiori, i vescovi Molinari e D’Ercole, che hanno benedetto la sua partecipazione alla Corrida. Il clima è diventato caliente quando ha annunciato la sua canzone: «La Bomba» di Ricky Martin. Brano scelto «per non essere un sacerdote scontato e per dare allegria agli aquilani e a tutti gli italiani». Dal serio al faceto, come sottolineato da Insinna. E don Osman non ha deluso. Intonatissimo, padrone del palcoscenico, disinvolto anche nell’accompagnare le note con passi di danza, al ritmo della musica sudamericana. Un successo, con l’orchestra in piedi ad applaudirlo. Alla fine dell’esibizione, ancora battute con Flavio Insinna che chiosa: «Un prete che strappa sguardi profani alle donne e che non a caso è nato a Punto Fijo (si pronuncia Fico)». L’esibizione di don Osman ha unito l’Italia, da Brindisi a Roma. Dalla Puglia un gruppo di volontari impegnati all’Aquila nel post-sisma, vedendolo in tv, ha inviato un messaggio che è stato letto in diretta dal conduttore. Da Roma la famiglia Giordani, inchiodata alla tv, l’ha dichiarato vincitore assoluto.
Magari tanti preti fossero come Osman (Da inabruzzo)
 (di Gianfranco Colacito) – Diciamo quello che tanti, forse tutti, hanno pensato guardando stasera La Corrida di Flavio Insinna su Canale 5: “Magari tutti i preti fossero come padre Osman il prete di Roio”. Senza offesa per tanti altri sacerdoti che, forse, vivono convinti della loro missione. Padre Osman si è esibito alla Corrida (dilettanti allo sbaraglio, come si diceva tanti anni fa ai tempi dell’indimenticabile Corrado) con grande bravura, in un pezzo musicale sudamericano di autore, cantato e ballato a perfezione. E’ un artista e potrebbe benissimo interpretare uno spettacolo musicale, assai meglio di quanto facciano personaggi strapagati e venerati in tv. Ma non è questo che ci interessa. Il prete venezuelano che porta avanti la sua missione a L’Aquila, dicendo messa sotto una tenda a Roio, è un gran prete, un’anima pulita e un vero servitore di quella che molti chiamano fede e che possiamo chiamare come vogliamo. Simpatico, brillante, toccante nella sua modestia di missionario tra i terremotati, ha portato ai milioni di telespettatori di Canale 5 un messaggio di ardimento missionario, di trasparenza e di autentica fede. Con un appello che speriamo dia frutti: un aiuto per rialzare i tanti campanili crollati a L’Aquila. Chiesto con dignità e semplicità, senza retorica e senza storie lacrimevoli. Che magnifico esempio di compostezza, per il gregge ma anche per tanti pastori del gregge.

DON OSMAN TRIONFA ALLA ''CORRIDA'' ESULTA LA CHIESA-TENDA DI SANTA RUFINA
(Da Abruzzoweb)
di Stefano Castellani

La chiesa-tenda di Santa Rufina di Roio (L’Aquila) si è trasformata sabato sera in uno stadio, con gli ’ultrà’ a tifare... il loro parocco don Osman Rafael Prada concorrente alla trasmissione ’La Corrida’ di Canale 5, che ha vinto la puntata in trionfo, qualificandosi per la finale.

Oltre alla vittoria di don Osman, è stata una bella serata in cui tutta la communità di Santa Rufina si è ritrovata insieme: chi ha portato le bibite e chi ha offerto dolci.

Tutti in trepida attesa dell’esibizione di don Osman e quando il presentatore della trasmissione Flavio Insinna ha pronunciato la fatidica frase “E non finisce qui”, i parrocchiani  hanno diviso tra di loro un bicchiere di aranciata e dolci.

”Eccolo, eccolo don Osman” alla presentazione iniziale dei concorrenti e vai con gli applausi. E poi: ”Ma quando tocca a lui?”. Verso le 22.43 è il turno del parrocco.

”Forza don Osman sei tutti noi”. Non si contano gli applausi anche perchè don Osman si ricorda dei suoi parrocchiani e delle vicissitudini che stanno attraversando a causa del sisma.

Felici nella tenda-chiesa anche quando il parroco lancia un appello per cercare fondi per costruire la nuova chiesa al posto di quella distrutta dal terremoto. Tutti sono rimasti con la bocca aperta per come ha ben interpretato la canzone ’La bomba’ di Ricky Martin.

Qualche ’ultrà’ nella tenda-chiesa si è commosso quando Insinna ha fatto i complimenti al sacerdote di origini venezuelane per la sua ottima esibizione salutata dal suono delle campane. “Questo suono - ha affermato don Osman - è dedicato alle campane delle nostre chiese aquilane che ora sono a terra e che presto torneranno in alto”.

Don Osman ha vinto la puntata e si è qualificato per la finalissima, in programma ad aprile. Non sono passate inosservate nel finale il saluto alle sue ”fidanzate Giulia (la perpetura) e alle suore”. E via con altre standing ovation per don Osman. ”Domani tutti a Messa e per festeggiare il nostro parroco”.


 
 


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