AMERICO DI BENEDETTO : UNA VITTORIA DI POPOLO

 

 

 


- di Giuseppe Lalli -

Le primarie del Centro-sinistra, tenutesi il 9 e 10 Aprile, comunque le si giudichi, sono state una festa della partecipazione democratica.
Con 5.198 voti su 10.500 cittadini partecipanti, quella di Americo Di Benedetto, è stata una vera e propria vittoria di popolo, ottenuta,  a quel che sembra, contro una parte della stessa nomenclatura  del Partito Democratico aquilano.
La chiave di lettura di questa straordinaria affermazione va ricercata, oltre all'indubbia novità,  in due parole: competenza e moderazione.
La competenza amministrativa Americo Di Benedetto l'ha dimostrata sia come sindaco di Acciano, sia come Presidente di un importante ente territoriale come la Gran Sasso Acqua.
La moderazione, invece, è per lui uno stile di pensiero, un metodo di lavoro che si esprime nella capacità di ascolto e nella ricerca di soluzioni il più possibile condivise.
È  probabile che a qualcuno la moderazione che la figura di Di Benedetto evoca non piaccia, sopratutto in riferimento alla cultura politica di provenienza  (mi riferisco alla richiamata militanza democristiana).
I giornali riferiscono di qualche comprensibile... mal di pancia. Un protagonista della politica cittadina, commentando sulla stampa l'esito della consultazione, con stile da terza internazionale,  ha parlato addirittura di "svolta reazionaria". A me pare, invece, che si sia trattato di una svolta improntata a grande saggezza, la saggezza... popolare, appunto.
Americo Di Benedetto sembra incarnare l'idea di concretezza, ciò di cui la nostra città ha bisogno. Evoca altresì un clima di concordia tra i ceti produttivi cittadini (imprenditori in primo luogo, ma anche professionisti, commercianti ed  artigiani), i giovani che non intendono abbandonare la loro città, gli intellettuali che sentono l'esigenza di contribuire  alla rinascita civile e culturale del capoluogo abruzzese e le frazioni, troppo spesso abbandonate e bisognose di una concreta rivitalizzazione.
Il Presidente della Gran Sasso Acqua, uomo di buone letture, mostra di avere idee chiare anche in ordine al giusto rapporto che deve esserci tra politica amministrativa e amministrazione burocratica.
Insomma, sembra possedere tutti i requisiti per poter assicurare alla nostra provata comunità un periodo di buon governo.
Non si può, infine, non rilevare la maliziosa osservazione di chi, anche all'interno della coalizione, lamenta il fatto che Di Benedetto abbia potuto beneficiare del consenso anche di persone notoriamente ascrivibili allo schieramento di centro-destra.
Si finge, evidentemente,  di dimenticare che la circostanza è nella logica stessa delle primarie "aperte", a meno che non si voglia sostenere che tutti gli elettori sono uguali ma alcuni sono più "uguali" degli altri, come - per intenderci - i maiali descritti da George Orwell nella sua celebre "Fattoria degli animali".

 



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