Fotogrammi dal Passato, da Piazza del Campo al Campo COGEFAR...

 

 

La bellissima foto che ci è stata inviata da Angelo Alloggia, risale al 1982. Erano i momenti del Mondiale di Spagna.

I fotogrammi di quei giorni restano indelebili, senza tempo. L’urlo di Tardelli nel 2-0 che affossa la Germania nella finale di Madrid dell’11 luglio. Le braccia al cielo senza freni, senza protocollo, del presidente Sandro Pertini.

Ad Assergi si giocava una partita di calcio, di quelle importanti...perchè si giocava al Campo COGEFAR (probabilmente scapoli e ammogliati). Erano i ragazzi di "Piazza del Campo" descritti dall'amico Lorenzo Giusti:

"Si giocava a tutte le ore del giorno, col sole cocente d’estate o col nevischio d’inverno. Solo nel periodo autunnale si “transumava” verso i prati della valle del Raiale, finchè l’erba poteva essere calpestata.
Allora in verità sognavamo di giocare su un campo vero, ma quando abbiamo potuto farlo ci siamo resi conto che le sensazioni provate in quelle estenuanti partite in piazza sarebbero state irripetibili.
Era come avere uno stadio dentro il paese, la piazza diventava una cosa viva, un cuore pulsante.
Del resto le piazze delle città e dei borghi medioevali erano luoghi associativi per definizione, dove gli uomini si incontravano, commerciavano, predicavano, scambiavano parentele ed alleanze politiche e giocavano anche. Giocarci a pallone costituiva quindi un’inconsapevole sublimazione temporale di questa funzione storica della piazza.
Ed oggi che nessuno, chissà perché, gioca più a pallone nella piazza, essa da’la stessa sensazione di solitudine che si prova quando si entra in uno stadio deserto.
Le voci e le grida che l’animavano rivivono lontane ed indistinte nella memoria di chi le ha vissute, e Piazza del Campo, restituita al silenzio sacrale della sua Chiesa, somiglia ora, da questo particolare punto di vista, più ad una agorà greca o ad un foro romano, bellissima ma anche vuota, troppo vuota".




 



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