Posizionata sul Monte Cefalone la Fontana Monumento dedicata ai Caduti dell'Elisoccorso

 

 

- foto di Paolo Boccabella -

Il giorno 24 giugno p.v. ci sarà l'inaugurazione con la benedizione da parte di S.E. Mons Orlando Antonini, della Fontana Monumento di Monte Cefalone, dedicata ai Caduti dell'Elisoccorso, che persero la vita il 24 Gennaio u.s.,dopo il recupero di uno sciatore romano, rimasto ferito su una pista di Campo Felice.
La fontana è stata posizionata ieri, con una operazione tecnica e corale, resa possibile con un intervento aereo magistrale e dall'alta ingegneria della Ditta Unirest e Sarra Marmi (foto di Paolo Boccabella).
A bordo dell'elisoccorso del 118 che precipitò da un'altezza di 600 metri, c’erano sei persone: 5 membri dell'equipaggio e lo sciatore, Ettore Palanca.
I nomi delle sei vittime
Il medico rianimatore Valter Bucci, 57 anni. Aveva partecipato nei giorni precedenti alle operazioni di soccorso all'hotel Rigopiano. Originario di Rocca di Cambio (L'Aquila), proprio il Comune dove ha sede la stazione sciistica di Campo Felice, dove è morto. Lascia la moglie e una figlia.
Il tecnico di elisoccorso Davide Nunzio De Carolis, 40 anni. Anche lui aveva lavorato all'hotel Rigopiano. Era di Teramo, dove ha frequentato il liceo classico, componente del Soccorso alpino e consigliere comunale di Santo Stefano di Sessanio (L'Aquila). Lascia moglie e una bambina. Si era trasferito nella località dell'Aquilano perché amante della montagna, come professione gestiva rifugi montani. Bloccato per due giorni a Santo Stefano dalla neve, è stato poi uno dei primi a intervenire a Rigopiano. Ed era stato
il prima linea anche nel terremoto di Amatrice.
Il tecnico di volo Mario Matrella, 42 anni, di Foggia, esperto del verricello. Lascia la moglie e quattro figli. Dipendente della Inaer Aviation spa, ma con un passato da tecnico dell'Alidaunia. Faceva parte anche del soccorso alpino stazione 'Gargano'.
L'infermiere Giuseppe Serpetti, 59 anni, nato ad Arischia (L'Aquila), lascia la moglie e due figli, una bambina di sette e una di tre, da molti anni infermiere dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila in servizio presso il 118, spesso era di turno sull'elicottero. Amici e parenti lo chiamavano Zio Peppone per la sua bontà d'animo e per la sua disponibilità verso gli altri, viene ricordato come un padre esemplare, aveva l'hobby della lettura, sia di quotidiani che acquistava ogni mattina, e dei libri.
Lo sciatore Ettore Palanca, 50 anni, di Roma, è lo sciatore che si era fatto male procurandosi la frattura di tibia e perone.


Il piolota Gianmarco Zavoli, 46 anni, di San Giuliano a Mare (Rimini), dove viveva. Oggi pilotava l'Agusta modello Aw139. Era un appassionato ciclista, iscritto alla Cicli Matteoni. Nel tempo libero dal lavoro era solito partecipare a escursioni su strada con il team amatoriale.
 



Condividi

    



Commenta L'Articolo