Il meretto aquilano nel Progetto Unesco

“L'Aquila è tra i 18 comuni italiani del Progetto Unesco che alla Biennale di Bolsena hanno fatto "rete" per la candidatura del Merletto Italiano a Patrimonio immateriale dell'Umanità!! È stato completato l'iter, compresa la catalogazione per la Soprintendenza e la registrazione del marchio ufficiale... ora aspettiamo fiduciosi l'esito previsto all'inizio del nuovo anno” – lo scrive sul suo profilo facebook Sabrina Di Cosimo (assessore alla Cultura) che ha preso parte all’evento di Bolsena -
Il tombolo aquilano è un tipo di merletto particolare, nel suo genere unico. Appartiene alla categoria del merletto a fili continui. Grazie alla pubblicazione di vari libri, nel corso del XVI, diventa sempre più prezioso.
 Le sue caratteristiche, immutate nel tempo, sono: la lavorazione in un unico pezzo, con un elevato numero di fuselli, e il candore del filato adoperato.

 Tre tipi differenti di punto concorrono a costruire questo tipo di merletto:

Il punto nuovo o torchon è caratterizzato da disegni geometrici spesso delineati da un filo più spesso (cordone), inseriti in varie reti di fondo. Questa geometricità fa si che si possa stabilire dall'inizio il numero di fuselli che è sempre lo stesso, dall'inizio alla fine.

Il punto antico aquilano è caratterizzato da disegni non geometrici che disegnano fiori, volute, ornati, inseriti in una leggerissima rete (tulle) che da risalto agli stessi. Dato il tipo di lavorazione non si può stabilire dall'inizio il numero dei fuselli, perché è un continuo aggiungere e togliere a secondo dell'effetto che ogni singola merlettaia vuole ottenere.

Il punto intaglio aquilano è caratterizzato da una rete larga fatta di treccine o travette con pippiolini con disegni non geometrici. Nasce probabilmente dall'incontro, nel 1.600, con il pizzo di Cluny.

Nel XIX secolo il merletto aquilano visse il suo periodo d’oro. La produzione venne portata avanti non solo da conventi e nobildonne, ma anche attraverso la creazione di istituti, scuole e laboratori.

A questo periodo sembra risalga la tecnica del cosiddetto “punto nuovo”. Sul finire del secolo, così come nel resto d’Italia, il merletto aquilano conobbe un lento ma inarrestabile processo di decadenza.

Nel XX secolo , a partire dagli anni Ottanta, si è assistito ad un progressivo recupero nei confronti di questa tradizionale lavorazione


 



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