Anche i rivelatori realizzati al Gran Sasso per European Researchers Night di Napoli

La European Researchers Night si svolgerà alla stazione Municipio della metropolitana di Napoli il 29 Settembre dalle 16:00 alle 22:30.

È un evento organizzato dalla Sezione INFN di Napoli, dal Dipartimento di Fisica E. Pancini dell'Università Federico II e gli istituti SPIN e ISASI del CNR in collaborazione con i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, l'associazione PONYS e con il coordinamento di Frascati Scienza nell'ambito del progetto Made in Science.

Saranno presenti ricercatori dell'università e degli enti di ricerca che presenteranno le loro attività di ricerca con componenti e modelli di rivelatori ed esperimenti.

Il rivelatore, realizzato presso i Laboratori del Gran Sasso, permetterà di visualizzare al pubblico in tempo reale la presenza di raggi cosmici nell'area sotterranea della Stazione, rivestendo un ruolo importante per la divulgazione scientifica sul territorio..
È un vero e proprio “telescopio” ovvero, un insieme di “occhi elettronici” capaci di trasformare l’invisibile in luce. Ma cosa si può osservare? Che significato hanno i LED che si accendono? Forse non tutti sanno che viviamo immersi in un mondo di particelle che ci attraversano continuamente. Alcune di queste, chiamate “raggi cosmici”, arrivano sul suolo terrestre con un flusso di circa 100/200 particelle per metro quadrato al secondo. Sono particelle dotate di carica elettrica, massa ed energia e che, sebbene ci attraversino continuamente, non possono essere percepite in alcun modo. Esse arrivano da sorgenti molto distanti dal nostro sistema solare.
Anche a 50 metri di profondità, dove è stato costruito il tunnel della stazione di Toledo della metropolitana di Napoli, gran parte di queste particelle riescono ad arrivare. Lo strumento è testimone della loro presenza. Ogni LED acceso indica che lì è passata una particella: l’insieme dei punti illuminati ne fornisce la traiettoria e dunque la direzione di provenienza. L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, radicato sull’intero territorio nazionale, si dedica da sempre allo studio dei costituenti fondamentali della materia, dando un contributo fondamentale alla ricerca di base e aprendo nuove strade alla conoscenza dell’infinitamente piccolo.

 



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