Emanato dal commissario De Micheli il vademecum per la ricostruzione

Il commissario straordinario per la ricostruzione per Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria Paola De Micheli, ha emanato il “Vademecum dei Comuni” con il quale fornire ai sindaci dei comuni ricadenti nei crateri sismici, tutti gli elementi normativi per la ricostruzione pubblica e privata dei loro territori. Lo rende noto il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso. Lo scopo del Vademecum è quello di fornire ai sindaci una ‘utile trattazione, a norme vigenti, degli adempimenti che i comuni sono chiamati a svolgere al fine di contribuire in maniera attiva e il più rapidamente possibile, alla ricostruzione’. Il documento si articola in tre grandi categorie: Produzione di strumenti urbanistici ad-hoc per la ricostruzione; Adempimenti edilizio-urbanistici per la ricostruzione privata; Interventi per la ricostruzione pubblica e per le scuole. Nel vademecum viene riservato un apposita sezione agli interventi edilizi di “immediata esecuzione”. Nel testo, infatti, viene rimarcato che, da stime effettuate, risulta che circa un terzo degli edifici danneggiati abbia subito un “danno lieve” e che pertanto possa essere riparato rapidamente tramite interventi di immediata esecuzione, permettendo ai cittadini di rientrare nelle loro case in tempi brevi. Uno degli scopi primari del documento, infatti, è quello di favorire la ripresa delle attività produttive favorendo il ritorno rapido nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro. Grande attenzione, il vademecum pone sugli interventi edilizi di “Ripristino con miglioramento sismico o ricostruzione” che riguardano, presumibilmente, il 70% degli interventi edilizi necessari. Nel documento vengono forniti ai sindaci tutti gli elementi normativi utili per la veloce riapertura degli edifici pubblici e in particolare delle scuole, citando le relative ordinanze emanate nel tempo: numero 14 del 2016 e nn. 33 e 37 del 2017. In caso costruzione di nuovo edificio scolastico al posto di quello esistente, i sindaci ‘dovranno individuare l’area dove realizzare il nuovo edificio, (“pena lo stralcio dell’opera dalla lista degli interventi finanziati”) e attestare la fattibilità dell’intervento stesso’.
 


 

 



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