Centro turistico, si rischia la chiusura L’azienda ha debiti per oltre 7 milioni di euro

Due mesi fa i problemi del Centro turistico del Gran Sasso sembravano avviati a soluzione con l’annunciato ingresso nella società di Invitalia, attraverso la controllata Italia Turismo. Ma da febbraio ad oggi nulla si è mosso ed ora il Centro turistico rischia di chiudere i battenti. L’allarme è stato lanciato in Commissione bilancio. Nel corso della riunione, convocata per esaminare la situazione finanziaria delle Spa comunali, è stato tracciato un quadro a tinte fosche del Centro turistico alle prese, da oltre un decennio, con i conti in profondo rosso. Una situazione tale da “spingere” il sindaco Cialente a indicare nel 2 maggio il termine oltre il quale sarà impossibile, in mancanza di un “paracadute”, poter proseguire l’attività. In sostanza, il protocollo d’intesa firmato due mesi fa a Palazzo Chigi, prevedeva l’ingresso di Italia Turismo nel Ctgs attraverso un aumento di capitale. Un’operazione volta a risanare la Spa per poi affidare la gestione delle attività a imprenditori privati. Il Comune e il Cda dell’azienda stanno lavorando ancora in questa direzione, ma la situazione per la società - che ha 40 dipendenti di cui 34 assunti a tempo indeterminato - è ormai drammatica. Il debito ammonta a 7 milioni e 367 mila euro ed entro giugno servirà la somma di 1 milione e 324 mila euro per il pagamento di mutui, contributi e fornitori. Nell’immediato, per poter proseguire l’attività, l’azienda avrebbe bisogno di 2 milioni di euro. Soldi che, in assenza di un intervento “esterno”, sarà impossibile trovare.
 Intanto, continua a restare chiuso l’albergo a Campo Imperatore.



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