Precipita elicottero, due morti

Sono stati ritrovati nello stretto Vallone di Grascito i resti dell'elicottero disperso da ieri sera nella zona di Sulmona. Il velivolo ha urtato i cavi dell'elettrodotto che da Sulmona sale verso l'Altopiano delle Cinque Miglia, precipitando a 630 m di quota. Due le vittime: il pilota, Danilo Ricuperati, 32enne di Cazzaniga, in provincia di Bergamo e l'osservatore Matteo Franchini, 27enne di Modena.

Le operazioni di ricerca, alle quali hanno partecipato tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e squadre cinofile dei Vigili del fuoco, erano iniziate nel pomeriggio di ieri, dopo che si erano perse le tracce del velivolo della Elicompany.

Secondo una prima ricostruzione fornita dal Cnsas, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, forse a causa della scarsa visibilità, l'elicottero ha urtato un cavo dell' alta tensione tra Canzano e Sulmona. L'incidente sarebbe avvenuto intorno alle 19.30 poiché a quell'ora l'Enel ha registrato un abbassamento di tensione sulla linea elettrica tra il bosco di Sant'Antonio e Sulmona, con un black out di una decina di minuti. Seguendo il cavo interrotto, i tecnici del Soccorso Alpino, hanno trovato il punto dove risultava tranciato. Dopo brevi ricerche, alle 5,45 di stamani sono comparse le prime parti del velivolo, precipitato a terra e poi ribaltato in una scarpata, dove ha terminato la corsa contro un albero. A terra, i corpi carbonizzati del pilota e dell'osservatore.

Ricuperati e Franchini erano dipendenti della Elicompany Srl di Carpi, in provincia di Modena, proprietaria del Robinson R22 Beta impegnato in lavori di ricognizione nel centro Italia. I due erano arrivati ieri a Sulmona da Carpi e nel pomeriggio, dopo aver fatto rifornimento di carburante alla base Eljsem, avevano sorvolato diverse volte la zona del Monte Mitra. L'elicottero, stando a quanto riferito dal responsabile regionale per l'Abruzzo del Cnsas, Antonio Crocetta, si sarebbe levato in volo da Sulmona alle 18 circa di ieri per raggiungere Latina, ma il maltempo in atto sulla zona avrebbe portato alla decisione di riatterrare a Sulmona. Durante questa manovra il velivolo avrebbe toccato i cavi dell'alta tensione.

In relazione all'incidente occorso nella serata di ieri a un elicottero della società Elicompany, un portavoce Snam sottolinea che "sulla base dei programmi trasmessi nella mattinata di ieri  dall'Elicompany e dell'ora in  cui si presume abbia avuto luogo l'incidente, si ritiene che il velivolo non stesse svolgendo attività per Snam. Il servizio fornito dalla Elicompany a Snam riguarda la sorveglianza aerea dei metanodotti in esercizio".

La procura di Sulmona e l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) hanno aperto un'inchiesta sull'incidente. Al vaglio degli inquirenti ci sono i dati registrati dal sistema di emergenza ELT collocato a bordo dell'elicottero. Il sistema, grazie alla triangolazione satellitare, e' in grado di fornire le coordinate del punto d'impatto e l'ora in cui e' avvenuto, ma non le cause relative ad eventuali malfunzionamenti del velivolo. Dalla societa' Elicompany  stanno attentamente seguendo il caso "per comprendere - ha spiegato uno dei titolari, Matteo Forghieri - se si sia trattato di un errore umano o altro, elementi che potra' fornire solo l'Ansv con l'analisi dei dati tecnici e operativi". Tutti e due gli occupanti dell'elicottero deceduti nell'incidente erano abilitati alla guida e avevano all'attivo oltre un migliaio di ore di volo. Erano quindi considerati esperti.

Intanto, la Procura della Repubblica di Sulmona ha disposto l'autopsia sulle salme di Ricuperati, e Franchini. L'esame, condotto dal dottor Ildo Polidoro, che ha ricevuto l'incarico telefonicamente ed è in attesa della notifica, si terrà a partire da venerdi mattina presso l'obitorio dell'ospedale di Sulmona. Il consulente della Procura avrà il compito di stabilire se la morte dei due è sopravvenuta per l'impatto del velivolo al suolo o per le ustioni riportate.




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