Tragedia sul Gran Sasso, il sopravvissuto ascoltato dai Carabinieri di Assergi

E’ stata recuperata Ieri la salma del prelato morto sotto una valanga che si è staccata da Pizzo Cefalone. Dopo alcuni tentativi non riusciti, alla fine è stato possibile il recupero con l'elicottero. E’ stata trasferita all'obitorio dell'ospedale San Salvatore, dopo che è rimasta per tutta la notte sul luogo della tragedia. Le avverse condizioni meteo non hanno reso possibile il recupero notturno. L'autopsia è stata fissata dal pm Simonetta Ciccarelli per il 27 dicembre. 
Il sopravvissuto alla tragedia Peter Dubovsky, il prelato polacco, della Pontificia Università Gregoriana di Roma, è stato ascoltato dal comandante di Stazione Carabinieri di Assergi il maresciallo Giorgio Liaci con la presenza del comandante del soccorso aplino della guardia di finanza il maresciallo Paolo Passalacqua. 
Sono state ricostruite le fasi salienti dell’incidente e la disperata ricerca del compagno di escursione, Jacek Oniszczuk, 51 anni, anche lui polacco, direttore del Dipartimento di Teologia Biblica della Pontificia Università Gregoriana di Roma.
I due escursionisti volevano raggiungere Campo Imperatore come avevano fatto tante altre volte, non indossavano il dispositivo Arva, ma se si considera che la vittima è stata trascinata a valle per circa 300 metri in una zona rocciosa, anche con l’Arva difficilmente si sarebbe salvato.
 



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