Raduno mondiale abruzzesi emigrati

(di Goffredo Palmerini) – E’ stato diramato dalla Regione Abruzzo l’invito alle Associazioni Abruzzesi sparse nei cinque continenti, perché ne diano avviso a tutti i corregionali, d’una Giornata tutta dedicata a loro, fissata per sabato 9 luglio prossimo all’Aquila. Si tratta d’una iniziativa, già in altra forma tenutasi per alcuni anni, ma che a ben vedere ha tutta l’aria d’inaugurare un rapporto nuovo: un appuntamento annuale, per consentire a tutti gli Abruzzesi, in Italia e all’estero, di ritorno per un periodo di vacanza nella loro terra d’origine, d’incontrare e confrontarsi con le massime rappresentanze delle istituzioni regionali e, gradualmente, diventare occasione per far conoscere le eccellenze dell’Abruzzo nei vari settori, al fine d’implementare in seno alla rete associativa la già elevata propensione a promuovere le qualità del sistema produttivo abruzzese. Già da qualche mese un’équipe dell’Ufficio Emigrazione, dell’Assessorato regionale all’Agricoltura e della Presidenza del Consiglio Regionale è al lavoro per definire il programma della Giornata, ormai alle limature finali.

Dunque un appuntamento di rilievo, nato anzitutto perché i nostri corregionali possano insieme visitare L’Aquila, la città capoluogo d’Abruzzo duramente colpita dal terremoto del 6 aprile 2009, verso la quale gli Abruzzesi ovunque residenti hanno riversato un mare di gesti di solidarietà, vicinanza ed affetto, con iniziative che in tutto il mondo hanno fatto apprezzare l’indole e la generosità della nostra gente. Innumerevoli le testimonianze d’aiuto, le campagne di raccolta fondi, le iniziative di solidarietà: un’attenzione senza pari, anche con ripetute presenze di delegazioni venute dall’estero nei centri devastati dal sisma e di visite alle popolazioni colpite, per verificare le esigenze più impellenti alle quali dare soccorso. Tanto hanno caratterizzato questi due anni di straordinario afflato fraterno tra l’Abruzzo dentro e quello fuori i confini. Proprio considerando questa generosa prova d’impegno solidale, che sarebbe lungo descrivere in dettaglio ed impossibile negli angusti spazi giornalistici, è nata l’idea di questo primo Raduno mondiale, per consentire alle massime espressioni dell’istituzione regionale d’incontrare all’Aquila gli Abruzzesi, residenti all’estero o fuori regione, con i loro vertici associativi, per una giornata di riflessione e sopra tutto di ringraziamento per quanto essi hanno fatto per L’Aquila e per i centri colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009.

Fu infatti proprio sulla scorta di tali considerazioni che, l’estate scorsa, il presidente dell’Associazione Abruzzesi e Molisani in Friuli Venezia Giulia, Roberto Fatigati, aquilano residente a Gradisca d’Isonzo (Gorizia), maturò l’idea d’un Raduno annuale all’Aquila degli Abruzzesi che vivono all’estero o fuori regione. Come sua abitudine non ci dormì sopra e all’inizio di settembre dell’anno scorso ne parlò al Presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, raccogliendone il consenso, formalizzando poi la proposta con una traccia di programma in una lettera ufficiale, il 27 settembre 2010. Nella lettera al Presidente Pagano, tra l’altro, Fatigati scriveva: “ Signor Presidente, faccio seguito al breve colloquio che abbiamo avuto all’Aquila il 9 settembre scorso. In quella occasione le prospettai l’opportunità di riunire nel capoluogo abruzzese, nel mese di luglio del prossimo anno, tutti gli Abruzzesi – che lo desiderino – emigrati nel resto d’Italia e nel mondo. Sarebbe un’iniziativa bellissima, da non perdere, poiché oltre al piacere di ritrovarsi tutti insieme per una grande festa nella nostra amata terra, sarebbe anche un’opportunità unica per esprimere loro tutta la gratitudine per l’infinita solidarietà manifestata verso L’Aquila, oltraggiata dal terremoto. Non possiamo non ammettere che gli Abruzzesi residenti fuori regione sono un immenso serbatoio di risorse umane e di capacità professionali, che sentono forte il desiderio di essere ancora utili alla propria terra d’origine. Non chiedono nulla: solo di essere ricordati, riconosciuti, non dimenticati. (…)”. La proposta, portata all’attenzione anche del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (CRAM) in occasione del meeting tenutosi a Buenos Aires nei primi giorni di novembre, ebbe l’unanime assenso dell’organismo e i Consiglieri regionali Franco Caramanico, Riccardo Chiavaroli e Antonio Prospero, unitamente al vice presidente del CRAM, Franco Santellocco, presero impegno di sostenere l’iniziativa in sede regionale. Altrettanto consenso venne a fine novembre dall’incontro di tutte le Associazioni Abruzzesi in Italia, convocato a Bologna dal vice presidente del CRAM.

Si diceva del programma, che è agli ultimi ritocchi. Intanto entro il 5 giugno prossimo si attendono dalle Associazioni Abruzzesi, in Italia e all’estero, le conferme di adesione ed il numero indicativo dei partecipanti, per poter al meglio rispondere agli aspetti organizzativi. In linea di massima, la Giornata si aprirà con l’incontro degli Abruzzesi con i vertici della Regione Abruzzo e con le Autorità, poi con la S. Messa, celebrata dall’Arcivescovo dell’Aquila, nell’agorà della Scuola della Guardia di Finanza (si è in attesa di conferma da parte del Comando GdF). Previsti, nel pomeriggio, due momenti significativi: al Monumento ai Caduti, davanti all’Emiciclo, per commemorare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, e al Monumento alle Vittime del Terremoto, in Piazza Duomo, dove pure si terranno concerti musicali e degustazioni della gastronomia abruzzese, grazie alla generosa risposta del sistema produttivo regionale del settore enogastronomico, sponsor dell’evento.

L’idea dell’evento, proposto dall’Associazione Abruzzesi e Molisani in Friuli Venezia Giulia, uno dei sodalizi più dinamici e fecondi in Italia, sta finalmente avviandosi all’approdo. L’Associazione, sorta nel 1989, ogni anno realizza un gran numero di attività di prestigio nelle diverse città del Friuli e della Venezia Giulia, sempre con notevole concorso di pubblico. Quasi duecento gli associati. Un direttivo molto coeso accompagna l’assidua opera del presidente, Roberto Fatigati, che considera la sua funzione di rappresentanza come un vero e proprio servizio a tempo pieno. E i risultati si vedono, d’altronde. Una delle più rilevanti iniziative della passata stagione, tanto come esempio, si è tenuta il 20 novembre 2010 all’Università di Udine, dove l’Associazione ha organizzato la conferenza “I cambiamenti climatici e il futuro del nostro pianeta”, con l’intervento di Filippo Giorgi, fisico del clima, scienziato abruzzese vincitore con Al Gore del premio Nobel per la Pace. Un grande successo ha coronato la manifestazione. Nato a Sulmona (L’Aquila) nel 1959, Filippo Giorgi si è laureato in Fisica all’Università dell’Aquila nel 1982, relatore il prof. GuidoVisconti, uno dei massimi esperti di Fisica dell’Atmosfera, direttore del CETEMPS, un centro d’eccellenza per la previsione degli eventi meteorologici severi. Ottiene poi, nel 1986, un Ph.D. in Scienza dell’Atmosfera nel Georgia Institute of Technology di Atlanta (Usa). Nel 2007, unico scienziato italiano presente nell’organo esecutivo del Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici (IPCC), gli viene assegnato il premio Nobel per la Pace per l’IPCC. Dell’organismo internazionale, infatti, Giorgi è membro del consiglio direttivo, insieme con Al Gore, già vice Presidente degli Stati Uniti d’America.

Questa occasione è anche utile segnalare quali e quante iniziative l’Associazione Abruzzesi e Molisani in Friuli Venezia Giulia ha promosso a favore delle popolazioni terremotate dell’Aquila, nel corso di questi due anni. Se non altro l’annotazione vale da esempio ed è sintomatica della mole di gesti di solidarietà che la diffusa rete dell’associazionismo abruzzese, in Italia e all’estero, ha espresso verso L’Aquila e i centri colpiti dal sisma. Un’autentica certificazione d’affetto, insieme a quella di tutti gli italiani dentro e fuori i confini del Paese, che hanno illustrato al mondo la più bella Italia, solidale e unita. Per tornare all’Associazione Abruzzesi e Molisani in Friuli Venezia Giulia, nel giugno dell’anno scorso, in collaborazione con il CAMAE (Club Amatori Macchine Agricole d’Epoca) di Arezzo e con il suo presidente, Ernesto Ferrini, promosse “Operazione Tuono Viaggiante”, una sfilata di mezzi d’epoca che molto successo raccolse tra gli aquilani, il cui intento di solidarietà all’Aquila colpita dal terremoto si espresse attraverso la devoluzione d’un contributo in danaro destinato al restauro dei Simboli della Passione del Venerdì Santo realizzati da Remo Brindisi, danneggiati nella basilica di San Bernardino a seguito del sisma, e con la donazione d’un trattore nuovo alla Municipalità, attrezzato per il servizio comunale Parchi e Giardini, consegnato al Sindaco dell’Aquila dal direttore generale marketing della SAME Deutz-Fahr, Andrea Bedosti.

Nelle settimane immediatamente successive al terremoto, il presidente dell’Associazione, Roberto Fatigati, più volte è sceso all’Aquila da Gradisca d’Isonzo, dove vive, per accertarsi presso gli organismi di solidarietà, con discrezione e riservatezza, sui casi più urgenti di aiuto diretto alle persone in stato di bisogno. Tali situazioni hanno visto la donazione di un camper ad una famiglia aquilana da parte d’una famiglia di Gorizia, donazioni per la realizzazione di alloggi provvisori a famiglie bisognose e la costituzione d’un fondo per sostenere due ragazzi rimasti orfani dei genitori, deceduti nell’abitazione crollata. Altra donazione ha riguardato le Suore Clarisse del Monastero di Santa Chiara di Paganica, che dal sisma hanno subìto la devastazione della loro casa, con la morte sotto le macerie della Badessa, madre Gemma Antonucci. Inoltre, i contatti con alcune Associazioni Abruzzesi nella provincia canadese dell’Ontario, alle quali Fatigati aveva rappresentato alcune necessità della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università dell’Aquila, hanno condotto a buon porto l’operazione, grazie alla donazione giunta dal Canada. Il raduno degli Abruzzesi nel mondo all’Aquila è quindi il più recente impegno promozionale dell’Associazione, che ha trovato ampia accoglienza e disponibilità in seno alla Presidenza del Consiglio Regionale, nella Giunta e nell’Assemblea regionale, nel CRAM e in tutte le strutture operative della Regione Abruzzo impegnate nella realizzazione dell’evento. In questo primo appuntamento si potranno porre le basi per le future edizioni che, da un lato, terranno accesa sul capoluogo abruzzese l’attenzione sulla ricostruzione e ne consentiranno di verificare l’avanzamento, dall’altro l’Abruzzo potrà esporre e presentare ogni anno le sue eccellenze ai suoi migliori ambasciatori, in Italia e nel mondo.



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