PIETRACAMELA, NON CI RESTA CHE PIANGERE!!!!


LETTERA APERTA AL SINDACO DEL COMUNE DI PIETRACAMELA DOPO L'ANNUNCIATA ELIMINAZIONE DEL SERVIZIO BANCOMAT DELLA TERCAS

 


Pietracamela 10.04.2018
Al sig. SINDACO del Comune di Pietracamela
Oggetto: Eliminazione del servizio di Bancomat della Tercas di Pietracamela.

La Direzione della Banca Popolare di Bari, dopo aver chiuso la filiale della banca di Pietracamela, comunica con un laconico comunicato sul display del Bancomat che dal 7 maggio chiuderà anche questo servizio.
Questo è il testo che si legge sul display del Bancomat:
AVVISO
Informiamo la Gentile Clientela che questo ATM non sarà più operativo a partire dal 7 maggio 2018

Questo fatto è di una gravità inaudita poiché, dopo aver assistito non indifferenti alle tante umiliazioni causate dal taglio di altri servizi, ora dobbiamo subire l’ennesimo disservizio. Ciò che più ci addolora è il non sentirsi debitamente tutelati e difesi dai nostri amministratori della cosa pubblica e per questo ci auguriamo che il suo silenzio in proposito, Signor sindaco, sia solo una mancanza di comunicazione alla cittadinanza e che Lei stia facendo qualcosa per conservare a Pietracamela un minimo di dignità.
Evidentemente la popolazione e gli operatori turistici e commerciali di tutto il territorio, Intermesoli compreso, sono ormai talmente rassegnati al progressivo quanto inesorabile disfacimento di tutti quei servizi che sono, se non essenziali, almeno necessari per un vivere civile al passo coi tempi, da non reagire più a certi veri e propri insulti.
Siamo rimasti in pochi, è vero, ma in stagione la presenza turistica, nonostante tutto, è ancora numerosa e un bancomat fa parte di una serie di esigenze imprescindibili per un corretto sviluppo e incremento delle presenze, senza contare le necessità dei residenti.
Si rende conto, signor Sindaco, che questa questa scellerata operazione della Tercas rappresenta un altro colpo vitale che viene inferto al già tanto fragile tessuto urbano?
In questi anni abbiamo dovuto assistere solo a chiusure: è chiusa da circa venti anni la strada di collegamento tra Intermesoli e Fano Adriano per un abbassamento del manto stradale. Anni fa è stato chiuso il distributore di benzina a Pietracamela, e successivamente quello dei Prati di Tivo. Il Sindaco Forti, il Presidente della Provincia Ruffini e il Presidente dell’Ente Parco di comune accordo volevano chiudere la strada che dal piazzale Amorocchi porta a Cima Alta spendendo 1 miliardo delle vecchie lire per “rinterrarla”.
E’ stato chiuso lo storico forno Trentini, poi è stata la volta dell’Ufficio Postale di Pietracamela; chiuso il pronto soccorso dei Prati di Tivo, l’Ente Parco, senza alcun motivo, ha chiuso il Museo della montagna, poi è stata la volta dello storico bar-alimentari della famiglia Parogna e per finire la Gran Sasso Teramano che apre e chiude gli impianti di risalita in funzione della quantità di turisti che frequentano la località.
Quanto ancora noi cittadini, e Lei con noi visto che ci rappresenta, dovremo sopportare?
La ringrazio per l’attenzione e La saluto cordialmente

Pasquale Iannetti


 



Condividi

    



Commenta L'Articolo