La mia Montagna (di Filippo Crudele)

- di Filippo Crudele -

 

Si torna a parlare di Festival del Gran Sasso, della montagna, e mancanza di fondi per realizzarli....Mannaggia, mannaggia e mannaggia. Se nessuno capisce che la montagna è canto e poesia che hanno un basso costo, per non dire niente, è inutile fare festival, una specie di sagra paesana fatta per mangiare.
La montagna è un'altra cosa, e nessuno deve vantarsi di farla finchè non capisce che la MONTAGNA è UNA COSA SERIA E NON PALESTRA E LUOGO DI GIOCHI PER METTERSI IN EVIDENZA. LA MONTAGNA è LUOGO DI CANTO E POESIA PER ELEVARSI...SI, PER E L E V A R S I. Se non lo capite non posso farci niente.

La mia montagna

Sei tu la mia montagna
che ho sempre sognato,
desiderata e amata.
D’inverno immacolata,
vestita tutta bianca
e d’improvviso rifiorita,
variopinta e profumata
da inebriarmi l’anima.
Su e giù nei tuoi meandri,
per valli, seni e fianchi,
per boschi, fiumi e laghi,
ghiacciai eterni e sacri.
Per meta la tua vetta,
dove issare una bandiera,
la bandiera della pace
e gridarlo insieme a te.
Silenzio mio adorato,
quel vuoto l’ho colmato,
il desiderio mio per te.
Ridiscendo soddisfatto,
straripante e appagato,
la tua Grazia è qui con me,
perciò m’inchino riverente
e ti saluto: “ namastè”.

Filippo Crudele

 



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