Abolita la circolare Gabrielli, che ha costretto, le Pro loco ad annullare numerose manifestazioni

 L’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, nell’ambito territoriale della Provincia di L’Aquila, è abbastanza soddisfatta dell’emanazione della nuova circolare Ministeriale del 18 luglio 2018 inerente la sicurezza di eventi e manifestazioni.
Si è fatto un grande passo avanti a distanza di quasi un anno nell’ottica dello snellimento delle forti restrizioni che riassumeva la precedente circolare cosidetta “Gabrielli” e successive modifiche.

Questa nuova circolare consente ai Comuni l’individuazione di più efficaci strategie operative a salvaguardia dell’incolumità e della sicurezza dei partecipanti, nel rispetto delle tradizioni storico - culturali e del patrimonio economico - sociale delle collettività locali.
Quindi il Comune potrà rilasciare direttamente il provvedimento autorizzativo, indicando nello stesso le misure di sicurezza da adottarsi.Saltano quindi le valutazioni tabellari per l’analisi del rischio pur rimanendo nel perimetro di dover dotarsi di un adeguato numero di estintori e di personale qualificato per la security e safety.

Nella circolare appena varata vi è di fatto un’ammissione della difficoltà oggettiva che aveva come conseguenza l’unnullamento di circa un quarto di tutti gli eventi “minori” ma, che per volume, erano la colonna portante economica di un intero settore.

Le Associazioni Pro Loco sono state particolarmente penalizzate nella realizzazione di eventi e sagre, con l’aggravio di pesanti spese non solo per produrre le documentazioni dei piani di sicurezza, ma anche per reperire le risorse sull’antincendio e safety, spese che non erano previste, e che hanno gravato pesantemente sui nostri bilanci e sulla disponibilità di investire nelle manifestazioni stesse.Gli eventi sono stati paragonati, da un anno, a grandi manifestazioni solo a causa di valutazioni tabellari che ne determinavano il livello di rischio, applicando perfino le norme antiterrorismo ad esempio alla gustosa sagra della polenta di un piccolo paese pedemontano che ogni giorno lotta contro lo spopolamento e vede mediamente 500 abitanti.

Il ruolo dell’UNPLI è stato determinante tanto quanto gli altri Enti esponenziali delle realtà territoriali che si sono interfacciati con il ministero ed hanno quindi evidenziato le criticità e conseguenze delle suddette restizioni applicate dopo i cosiddetti “incidenti di Torino”.Ogni manifestazione delle Associazioni Pro Loco è gestita da volontari che con spirito di sacrificio e con spese importanti garantiscono la sicurezza dei propri avventori , si è chiesto ed ottenuto uno snellimento delle pratiche burocratiche che sommate fra loro caricavano di un troppo gravante peso su coloro che con un sorriso ci porgono un bel piatto di ceci, polenta, fagioli, tartufi, arrosticini e mille altri prodotti della nostra amata terra.


 



Condividi

    



Commenta L'Articolo