Progetto Montagna: le nostre linee programmatiche

Il comunicato di FederTurismo di 3 giorni fa ci rincuora.

E’ noto a tutti infatti che il nostro Gruppo si sia sempre battuto per ottenere infrastrutture adeguate al Turismo Sportivo, ma forse fino ad oggi erano ancora pochi quelli che ne conoscevano veramente le potenzialità, amministratori compresi.

Un turismo sano, da vivere all’area aperta e soprattutto in tutte le stagioni (destagionalizzazione), anche quando il mare e la montagna non hanno poi tanto da offrire in termini meteorologici.

Secondo noi il nostro territorio ha delle peculiarità uniche per chi ama gli sport outdoor, ma malgrado tutti ne parlino sono ancora poche le iniziative e le necessarie infrastrutture ad essere presenti.

Ricordiamo:
– La grande occasione dei Progetti C.A.S.E. di Assergi e Camarda , riqualificabili con piccoli investimenti in Villaggi Sportivi per squadre, club, parrocchie, colonie, convegni, ritiri etc. con annesse strutture indoor (palestre-piscine etc).

– La disponibilità di alcuni fondi pubblici per riattivare Monte Cristo e Fossa di Paganica, vere mecche per ciclisti, trekkers, bambini, anziani e disabili, ma sopratutto in grado di decongestionare le alte cime che stanno soffrendo un carico di presenze esagerato.

– Sempre con alcuni Fondi disponibili, dopo le ferrate, bisognerebbe ritracciare e ripulire i sentieri di media montagna, quelli più importanti, quelli che permetterebbero a CHIUNQUE di godere dei nostri panorami mozzafiato e non soltanto , come avviene oggi, ad esclusivo uso e consumo degli alpinisti ironman. Fare delle ciclabili in grado di connettere i borghi.

– E poi l’abbattimento delle barriere architettoniche , il riordino dei flussi di traffico in località Fonte Cerreto, Campo Imperatore e Fonte Vetica. Le aree di sosta attrezzate per Camper (con fosse biologiche), il collegamento con i Borghi che malgrado distino qualche km dalla montagna in alcune stagioni sono eccessivamente isolati.
– La creazione di alternative a luoghi troppo sfruttati, cominciando da Fonte Vetica, dove c’è un rifugio in meno, mentre altri sono nascosti ed abbandonati lontani dai tour trafficati.
– La ricostruzione post terremoto di Assergi , Camarda, Arischia, Aragno, Collebrincioni etc. per noi da considerare prioritari per la nascita di B&B e affini in grado di raddoppiare o quasi gli attuali posti letto, assolutamente insufficienti specialmente in alta stagione.

– Riattivare i programmi scolastici anche in autunno e primavera per avvicinare gli studenti , con costi bassissimi, alle attività outdoor.

– L’ottimizzazione delle Aree Protette chiarendo una volta per tutte cosa si può fare cosa no e sopratutto presidiando il territorio con richiami, multe e sanzioni a chi frequentandolo solo per qualche ora ci lascia immondizia e danni ambientali.

Contenuti ampiamente snocciolati nella nostra “Carta del Gran Sasso” consultabile sul nostro sito.

Non basterà un Hotel 5 stelle lusso al rilancio dei territori del Gran Sasso, senza adeguati investimenti, piani industriali di sviluppo e sinergie tra operatori rischierà di essere solo l’ennesima cattedrale nel deserto.

#SaveGranSasso
Progetto Montagna



 



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