Paolo Mieli all’Aquila, L'Italia della Vittoria a 100 anni dalla fine della Grande guerra


Nella Sala Ipogea di Palazzo dell'Emiciclo sede del consiglio regionale, si è tenuto il convegno "L'Italia della Vittoria, a cento anni dalla fine della prima guerra mondiale". Ospite lo storico e saggista Paolo Mieli, ex direttore del Corriere della Sera. L’intervento di Mieli è stato preceduto da un documentario di repertorio realizzato da Greta Salve, con immagini originali dell’epoca e film datati che ne hanno narrato le vicende.
A introdurre l'intervento di Paolo Mieli e dialogare con lui sulle vicende storiche, Il professore Fabrizio Marinelli, che ha ripercorso anche una breve storia del Battaglione alpini L'Aquila, l'eroico reparto che ha visto passare tra le sue file decine di migliaia di alpini abruzzesi e di altre regioni.

Il 3 novembre del 1918 venne firmato il trattato di pace che pose fine alle ostilità. Una guerra, quella del 15-18, con questo conflitto perirono i grandi imperi dell'Europa centrale e nacquero i nazionalismi che portarono alla II guerra mondiale. La guerra delle trincee, che tanti lutti portò, sconvolse l'animo umano tanto da portare alla pazzia migliaia di reduci. E proprio da quella triste avventura, in cui trovarono la morte milioni di giovani, nacque la citazione "Scemo di guerra"!. A partecipato al convegno anche l'Associazione nazionale alpini, presente con le divise originali della prima Guerra Mondiale e all'interno del Palazzo dell'Emiciclo, nel giardino d'inverno, con una mostra, curata da Walter Capezzali, che ripercorre la vita e le gesta dell'aquilano Dante Troiani, medaglia d'argento al valore militare per l'eroismo dimostrato durante il primo conflitto, un uomo generoso molto attivo anche negli anni successivi alla fine del conflitto nell'assistenza dei reduci e degli invalidi di guerra.



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