ESSAI - RASSEGNA DI CINEMA D'AUTORE - L’UOMO CHE UCCISE DON CHISCIOTTE

ESSAI - RASSEGNA DI CINEMA D'AUTORE Giovedì 13 dicembre, 18.30 e 21.00

L’UOMO CHE UCCISE DON CHISCIOTTE (The man who killed Don Quixote)
di Terry Gilliam, con Adam Driver, Jonathan Pryce, Stellan Skarsgård, Olga Kurylenko, Joana Ribeiro, Jordi Mollà, Jason Watkins, Óscar Jaenada, Sergi López, Rossy de Palma
Spagna, Gran Bretagna, Francia, Portogallo, 137 Minuti

Toby, un giovane regista pubblicitario cinico e disilluso, si ritrova intrappolato dalle folle illusioni di un vecchio calzolaio, convinto di essere il leggendario Don Chisciotte.
Imbarcatosi in una folle avventura sempre più surreale, Toby è costretto a confrontarsi con le tragiche conseguenze di un film che ha realizzato quando era ancora un giovane idealista: quel film da studente, adattato da Cervantes, ha cambiato per sempre i sogni e le speranze di un piccolissimo villaggio spagnolo. Saprà Toby riscattarsi e ritrovare un po’ di umanità? Riuscirà Don Chisciotte a sopravvivere alla propria follia? O sarà l'amore a trionfare su tutto?

"Il tormento di Terry Gilliam fa grande il 'Don Chsciotte'" Il Secolo XIX

"Terry Gilliam ha sintetizzato alcune delle ossessioni che lo attanagliano e che, tra comicità, miracoli, invenzioni, cataclismi, amori e tradimenti, costituiscono il tessuto del suo, ultimo, irresistibile film" La Stampa

"Ma l’essenza della trama dell’opera di Cervantes, Gilliam, l’ha centrata soprattutto nel riprodurre quella dicotomia rappresentata dai due personaggi principali, dove il vecchio calzolaio, ossia Don Chisciotte rappresenta la follia, la fantasia, ma anche l’idealismo, l’integrità, il coraggio e Toby, ossia Sancio Panza, rappresenta il realismo, la pavidità, l’ignoranza. (...) un film divertente, un film profondo, un film che speriamo riesca a produrre un po’ di pedagogica follia in ognuno di noi." Ecodelcinema.com

“Poco importa allora se nella parte centrale la narrazione diventa prolissa (un difetto che accompagna praticamente tutta la filmografia di Gilliam) e se il film dopo un'ora sembra aver esaurito le cartucce, per poi riprendersi in un gran finale. Poco contano imperfezioni di questo tipo di fronte a tutto questo amore e a tutto questo libero, irrequieto, infantile, generoso, contagioso entusiasmo." Glispietati.it

"(...) un film in cui, in un continuo intreccio tra presente e memoria del passato, ci si chiede cosa ne sia stato dei sogni di gioventù." Nocturno.it

"Una trama allucinata in perfetto stile Gilliam, un gioco di specchi in cui Gilliam racconta la sua idea di cinema" Anonimacinefili.it

 



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