Carcere Costarelle, il 6 marzo si discuterà al Tar il ricorso presentato dall’Asbuc di Preturo

Il prossimo 6 marzo si discuterà al Tar il ricorso presentato dall’Asbuc di Preturo per rendere esecutiva la sentenza definitiva del 2014 del commissario per il riordino degli usi civici che ha riconosciuto di natura demaniale alcuni terreni su cui oggi sorge il carcere Le Costarelle a Preturo, per una porzione di circa 40 mila metri quadri. Una vicenda che ha avuto inizio nel 1982. A Villa Gioia si è tenuta la conferenza stampa in cui il presidente e il vice dell’Asbuc Antonio Nardantonio e Nello Alfonsetti, accompagnati dal tecnico Silvano Braccani, hanno lanciato un ultimo appello all’Agenzia del Demanio affinché si riesca a trovare una soluzione prima di tornare nelle aule giudiziarie. Il rischio concreto è la demolizione di una parte di carcere e la conseguente chiusura dello stesso che l’Asbuc vuole però scongiurare, anche in relazione alla perdita di posti di lavoro. In questi anni, hanno spiegato i presenti, l’Asbuc ha formulato delle proposte al Demanio senza però avere risposte concrete. Per Nardantonio e Alfonsetti si è in presenza di un doppio danno erariale poiché il Demanio, stando a quanto affermato da loro, avrebbe pagato delle somme agli utilizzatori in concessione di quei terreni di allora e non ai legittimi proprietari, come del resto a loro giudizio sta proseguendo nel danno oggi con gli interessi che maturano sempre di più. Dall’Asbuc anche un appello alla politica, sindaco in primis, per aprire in questo mese di tempo un’interlocuzione con il Demanio dal momento che lo stanno già facendo per altri siti demaniali.
 



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