Anche Virginia figlia del prof Claudio Chimenti tra le vittime dell'aereo caduto

Ci sono otto italiani tra le vittime  dell'aereo Ethiopian Airlines che si è schiantato a terra poco dopo il decollo, tutti impegnati a vario titolo, in progetti umanitari, culturali, di sviluppo e aiuto alle popolazioni locali. 

 

 

C'erano anche le giovanissime Virginia Chimenti e Maria Pilar Buzzetti, che lavoravano per il World Food Programme con Rosemary Mumbi. Giovani laureate con master in prestigiose università, dedite allo sviluppo sostenibile di popoli meno fortunati. Con loro c’era il professor Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, diretto a Malindi per un progetto dell'Unesco. La trentenne Virginia Chimenti è la figlia di Claudio Chimenti professore ordinario di Odontostomatologia all'Università dell'Aquila.

"L’Università tutta si stringe nel dolore della scomparsa nell’incidente aereo in Etiopia di Virginia Chimenti, figlia del Prof. Claudio Chimenti docente nella nostra università.
Virginia Chimenti da sempre impegnata nel volontariato e interessata all'Africa e al suo sviluppo economico e sociale, dopo la maturità scientifica al liceo romano Amedeo Avogadro e la laurea a Milano e un master in Studi africani e orientali a Londra, Virginia aveva lavorato nella sede milanese di Alice for Children, per poi occuparsi del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo. Poliglotta, conosceva perfettamente inglese, francese e spagnolo, da 2 anni era entrata nell'agenzia del Wfp delle Nazioni Unite, con sede a Roma, dove si occupava dei budget per i servizi logistici.
La Rettrice Paola Inverardi a nome di tutto l’Ateneo esprime la sua vicinanza e dolore alla mamma Daniela e al papà Claudio".

“La città dell’Aquila si stringe attorno al dolore del professor Claudio Chimenti e dei suoi famigliari per la tragica e prematura perdita dell’amata figlia Virginia e di tutte i parenti delle vittime coinvolte nell’incidente aereo in Etiopia”. Lo dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, in relazione al grave lutto che ha colpito il professore ordinario di Odontostomatologia all'università dell'Aquila.
Volontari che senza medaglie, costruiscono il futuro per chi non sa nemmeno cosa sia, il futuro. Paolo Dieci, fondatore del Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli. Una vita spesa per mettere insieme forze per risollevare le zone più povere, complesse e pericolose del Pianeta. Lascia la moglie e tre figli. Tre volontari di Africa Tremila, una onlus di Bergamo: Carlo Spini, medico in pensione, sua moglie Gabriella Vigiani, infermiera in pensione e il commercialista e tesoriere della onlus Matteo Ravasio. Tutti lì, per non guadagnare nulla ma solo per portare aiuto. Avevano già costruito un ospedale in Zimbabwe, un paese dilaniato dall’instabilità politica e dalla povertà. Adesso avevano anche un progetto per portare macchine agricole inutilizzate in Italia in Senegal.

 



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