SCHEGGE E SILENZI DI PIETRA NEL CUORE DELLA CITTA’ DI AMATRICE ABBANDONATA

Nel terzo inverno dopo il sisma, la cittadina di Amatrice è ridotta in schegge e miseri frammenti, e si configura un deserto immenso e agghiacciante, dominato da un silenzio spettrale.

Osservato di notte dall’alto, il centro storico del borgo appenninico sembra un buco nero abissale, una voragine che ha ingoiato tutto: il passato, il presente e il futuro, forse anche la speranza di rinascita.

Il video realizzato con le foto scattate molto recentemente da Camillo Berardi e Concetta Persico, mostra le schegge e i frantumi della cittadina, circondati da maestose montagne innevate.

Chi resiste nella cittadina e nelle sue numerose frazioni, abitando nelle SAE (Soluzioni Abitative di Emergenza), alcune delle quali hanno già mostrato segni di inadeguatezza, è profondamente radicato al territorio nel quale è nato e cresciuto e spera fortemente nella rinascita del borgo distrutto e abbandonato.

Il sindaco vicario di Amatrice dice che i “detriti e le macerie bloccano la ricostruzione”, ma le attività volte alla rinascita, non potevano essere iniziate nelle aree del borgo che già da diverso tempo erano state liberate dai detriti, avviando un progressivo e organico processo di ricostruzione?

La rinascita di Amatrice per il momento è un sogno e il borgo è una città invisibile, abbandonata e dimenticata, nonostante si siano avvicendati tre Presidenti del Consiglio e tre Commissari Straordinari per la Ricostruzione.

Il musicista Camillo Berardi e la poetessa Concetta Persico, figli di questa cittadina, hanno affidato la speranza di rinascita alla canzone “Matrix Pulcherrima” con l’augurio che il borgo possa presto risorgere e tornare all’antico splendore.

Ecco il link per visualizzare il video con l’eloquenza spettrale delle immagini e per ascoltare il malinconico canto di speranza “Matrix Pulcherrima”: https://www.youtube.com/watch?v=d8sDsLykbhs



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