Tempera vuole rinascere Presentato lo studio che sarà alla base della ricostruzione del borgo

(Da Il Centro) - TEMPERA. «Dov’era e meglio di com’era». E’ il motto dei cittadini di Tempera che ieri, insieme ai rappresentati dell’Università di Camerino, hanno presentato l’ipotesi di un piano di ricostruzione della frazione doppio: centro storico e valle del Vera.
 L’obiettivo degli abitanti di Tempera è di poter tornare a calpestare le loro strade il prima possibile. E’ per questo che già a settembre 2009 hanno costituito un comitato spontaneo e attivato una collaborazione con la scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino (sede distaccata di Ascoli). Dopo 22 mesi da allora, ieri hanno presentato il risultato del lavoro portato avanti con tenacia: un’ipotesi concreta di piano di ricostruzione, pronta per essere consegnata al Comune e diventare realtà. L’obiettivo è tornare in una Tempera simile a quella pre-terremoto, ma molto più sicura. «Tanto dovrà essere ricostruito ex novo, solo due edifici in centro saranno ristrutturati senza essere abbattuti per il loro valore storico» spiega il preside della scuola di Camerino, Umberto Cao «vogliamo ricostruire le case del centro certamente dove erano prima, preservando il ricordo di quelle antiche, ma con i confort di quelle moderne». Un progetto, non tanto lontano dalla realtà se è vero (come è stato assicurato dalla Struttura tecnica di missione ai cittadini) che i soldi ci sono. «Il preventivo è di 53milioni e 500mila euro» continua Cao «il più è stato fatto: abbiamo ricostruito le piantine delle varie abitazioni che sulla carta non esistevano e preparato il piano. Soltanto alcuni mesi fa nessuno avrebbe scommesso di ricostruire il centro storico nell’arco di pochi anni, ora cominciamo a crederci tutti e il 2012 potrebbe essere l’anno di un quasi miracolo: l’inizio dei lavori». Lavori che dureranno almeno 18 mesi secondo le stime. «Qui non stiamo costruendo le casette di Berlusconi, ma qualcosa che deve rimanere nel tempo e deve essere definitivo, stabile e di grande qualità» continua il preside «per velocizzare le operazioni ogni aggregato avrà un proprio piano di ricostruzione, nel rispetto del contesto». Il gruppo di lavoro di Camerino, formato da 9 docenti e 25 fra collaboratori e consulenti, ha preso in esame due ambiti, il centro storico e il Parco del Vera. In 21 mesi sono state prodotte 120 tavole, di cui 31 analisi, 38 ricognizioni dello stato dei luoghi e 50 progetti di ricostruzione. Hanno partecipato ai lavori anche il comitato di cittadini, 13 aggregati proponenti, 198 proprietari e l’ente morale Usi Civici di Tempera. «E’ stato un lavoro condiviso passo dopo passo dalla popolazione» spiega Maria Alfonsetti del comitato cittadino per la ricostruzione «se tutto andrà secondo le previsioni riusciremo anche a fare un tunnel intelligente per i sottoservizi che risolverà molti problemi di questa realtà. Certo c’è voluto un po’ di tempo per abituarsi all’idea di non poter vedere più Tempera com’era, ma adesso siamo certi che sarà migliore». A smorzare, solo in parte, l’entusiasmo dei cittadini, ci hanno pensato i tecnici del Comune intervenuti al dibattito: «Solo per liberare la frazione dalle macerie ci vorranno 175 giorni lavorativi» ha detto la dirigente Paola D’Ascanio. Le ha fatto eco il collega Vittorio Fabrizi: «Per l’approvazione in consiglio comunale e l’intesa definitiva sul piano sono necessari almeno quattro mesi». Hanno garantito il proprio impegno nell’accelerazione dei tempi sia il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Sergio Basti che l’architetto Gaetano Fontana della Struttura tecnica di missione. Al termine dell’incontro sono state commemorate le 8 vittime che la notte del sisma hanno perso la vita a Tempera.




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