Piovani commuove con la "Sinfonia delle stagioni"

Lo aveva detto nella conferenza stampa di presentazione Nicola Piovani, "in questa partitura ci sono io!" e così è stato. Già dopo le prime note della "Sinfonia delle stagioni" il pubblico di Santa Maria di Collemaggio ha riconosciuto la sua arte di unire la tradizione musicale classica e lirica ai ritmi popolari fino alla frammentazione dei suoni e ai giochi di parole, nel suo stile orchestrale inconfondibile. All'Aquila oltre dieci minuti di applausi e standing ovation hanno accompagnato l'opera per soli, voce recitante, coro di voci bianche e orchestra che la Società
Aquilana dei Concerti "B. Barattelli" ha commissionato al maestro Piovani per il Decennale del sisma.
Un evento reso memorabile da tutti i protagonisti quello di domenica 7 aprile, condiviso grazie alla diretta di Rai 5 e ora
visibile su Rai Play. I professori dell'Orchestra Sinfonica Abruzzese con un organico di oltre 40 elementi e i quattro cantanti solisti - il soprano Maria Rita Combattelli, il mezzosoprano Aloisa Aisemberg, il tenore Salvo Randazzo e il baritono Luciano Di Pasquale - con sapiente maestria eseguono la
partitura musicale. Poi le note scivolano nelle parole del testo, interpretato da Roberto Herlitzka. Così per le prime tre stagioni, a cominciare dall'Estate, poi l'Autunno e l'Inverno
che si chiude con l'invocazione "esci sole" pronunciata in dialetto abruzzese. Ma quando entrano i 60 bambini del Coro di Voci Bianche dell'Accademia di Santa Cecilia, preparati dal
maestro Ciro Visco, e inizia l'ultimo movimento, la Primavera, l'arte si trasforma in emozione pura. Le voci dei bambini nella Basilica, ferita e splendidamente restaurata, hanno commosso e trascinato in uno scrosciante applauso finale gli oltre 600
presenti, ai quali si sono unite le 200 persone accorse nell'Auditorium del Parco davanti a un maxi schermo.
"Ringrazio chi mi ha dato l'occasione per dare al nostro lavoro un senso in più - ha detto, emozionato, il Maestro Piovani al termine dell'esecuzione - Ho deciso di scrivere la classica figura delle stagioni partendo dall'estate per finire con la primavera. Un messaggio di speranza. So che ricostruire
non è facile. Noi siamo musicisti. Noi abbiamo affrontato la complessità di una partitura, chi governa deve affrontare la complessità della politica e fare in modo che le parole diventino fatti".



Condividi

    



Commenta L'Articolo