73 ANNI FA NASCEVA LA VESPA, LO SCOOTER CREATO DALL'ABRUZZESE CORRADINO D’ASCANIO

Il 23 aprile di settantatre anni fa nasceva la “Vespa”: il primo scooter che motorizzò l’Italia appena uscita dalla guerra. Il nostro Paese era un ammasso di macerie fumanti, la benzina arrivava via mare grazie agli americani e la Pirelli aveva la produzione di pneumatici bloccata. Fu allora che l’industriale genovese Enrico Piaggio fece provare agli italiani l'ebbrezza delle due ruote a motore. Aprì la strada al boom economico, cambiò la nostra immagine all’estero. Complice anche una concorrenza testa a testa con la Lambretta prodotta dalla Innocenti. Perché si chiama Vespa? Premessa: siamo all’indomani del secondo conflitto mondiale, c’è la necessità di far ripartire le fabbriche. Enrico Piaggio cercava qualcosa di nuovo per riconvertire la Piaggio di Pontedera (Pisa) i cui impianti erano dediti alla produzione militare. Il celebre scooter venne disegnato dall’ingegner Corradino D’Ascanio che voleva un mezzo di trasporto agile, dai bassi costi e consumi, a due ruote: comoda come un'auto, dove si stava seduti e non a cavalcioni, leggera. Quando venne presentato il prototipo, Piaggio disse: “Assomiglia a una vespa, con quel sedere a bulbo”. Il nome nacque così.

La prima Vespa  Il primo annuncio comparve sul Corriere dell’Informazione, il 29 marzo 1946: “La SpA Piaggio & C. presenta la motoleggera utilitaria VESPA - cilindrata 98 cmc - Motore a 2 tempi - Cambio 3 marce - Velocità massima 60km - Consumo 1 litro 50 km. Inizio consegne in aprile”.

Nel 1947, la produzione era di 10,5mila vespe in un anno. Nel 1948, si passò la soglia delle 30mila. La Innocenti cominciò la produzione della Lambretta nel settembre del 1946. Nel duello delle vendite, vinceva sempre Piaggio.


 



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