Il 20 luglio di 50 anni fa i primi passi dell'uomo sulla Luna

Il 20 luglio di 50 anni fa i primi passi dell'uomo sulla Luna erano il punto di arrivo di un'impresa senza precedenti, che in pochi anni aveva portato a realizzare il programma Apollo, e di una tecnologia che ancora sta restituendo i suoi benefici sulla Terra.

 

 


Celebrata dai media di tutto il mondo, la missione Apollo 11 è diventata oggi il simbolo della nuova corsa allo spazio nella quale nuovi protagonisti si sfidano in una gara che intende tornare alla Luna in modo stabile, facendo del nostro satellite una base di ricerca senza precedenti e un avamposto per l'esplorazione del Sistema Solare, a partire da Marte.
Sono almeno 30.000 i materiali e gli oggetti nati dalle tecnologie "arrivate dalla Luna", ideate per il programma Apollo. Molti sono ormai di uso comune nella vita quotidiana, come il goretex delle tute degli astronauti oggi utilizzato per le giacche a vento, il velcro che sostituisce bottoni e chiusure lampo, o ancora le gomme da masticare al fluoro e il rivestimento in teflon che rende le pentole antiaderenti.
Si calcola che per ogni dollaro dei circa 25 miliardi spesi negli anni '60 per il programma Apollo, le ricadute tecnologiche ne abbiano prodotti tre.
Delle tecnologie nate dalla corsa alla Luna, alcune hanno avuto un impatto rivoluzionario, come quella alla base dei circuiti elettronici miniaturizzati: i microchip che hanno permesso di costruire i personal computer e che oggi sono alla base degli smartphone sono stati derivati direttamente dai computer di bordo utilizzati sia nel modulo lunare che nel modulo di comando delle missioni Apollo.
Anche le celle a combustibile sono state sviluppate in vista delle missioni lunari e i cibi liofilizzati oggi in vendita nei supermercati sono una diretta conseguenza della tecnologia sviluppata dalla Nasa per preparare i pasti per gli astronauti.
Sono frutto del programma Apollo, infine, gli orologi al quarzo e le tecnologie alla base dei satelliti meteorologici, come di quelli per le telecomunicazioni.
Le ricadute tecnologiche sono state importanti, infine, anche per la medicina, con i primi materiali compatibili con i tessuti biologici e la tecnologia alla base dei pacemaker.



 



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