OMAGGIO AI SOCCORRITORI DEL 6 APRILE CON LA SINFONICA ABRUZZESE E FLAVIO INSINNA

In prima assoluta per i Cantieri dell’Immaginario 2019, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese in collaborazione con il Teatro Stabile d’Abruzzo presenta mercoledì 24 luglio alle 21,30 nell’area antistante l’Emiciclo, “Mani nude e spilli al cuore”, concerto teatrale dedicato al decennale del terremoto del 6 aprile che prende vita dall’omonimo libro di Marianna Di Nardo, ideatrice per l’Isa del progetto.

Sul palco l’Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta dal maestro Angelo Valori, responsabile dei progetti speciali dell’ISA e compositore anche delle musiche originali dello spettacolo.

Ettore Pellegrino, direttore artistico dell’Isa e violinista dalla carriera internazionale, sarà spalla dell’Orchestra e Violino solista.

Offrirà la sua amichevole partecipazione prestando la voce al racconto Flavio Insinna, artista amatissimo dal pubblico, che coniuga felicemente la carriera di attore a quella di conduttore televisivo oggi impegnato, dopo aver portato al successo molti show, come L’Eredita.

Accompagna la narrazione un racconto videofotografico, appositamente realizzato dal videomaker Davide Sabatini.

Firma la regia la promettente Valeria Di Giampaolo, artista pescarese collaboratrice del Teatro Marrucino dal 2013. La serata ha ricevuto il Patrocinio del Ministero della Difesa, Dipartimento di Pubblica Sicurezza, Dipartimento Dei Vigili del Fuoco, soccorso pubblico e difesa civile, Croce Rossa Italiana, Associazione nazionale Alpini.

Il concerto verrà replicato venerdì 26 luglio 2019 a Castelbasso in Piazza Belvedere alle ore 21,30.

A dieci anni dal sisma che sconvolse la città e la provincia dell’Aquila, causando la morte di 309 persone, lo sfaldamento di tutto il sistema sociale e relazionale della comunità e la distruzione di un patrimonio artistico di altissimo valore, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese dedica un’opera originale e multidisciplinare ad alcuni dei protagonisti di quei giorni e dei mesi successivi: i soccorritori.

Attraverso voci, sguardi, aneddoti, ricordi e silenzi, lo spettacolo rende artisticamente, grazie all’uso di più linguaggi e strumenti, la complessità del loro intervento. La musica, composta per l’occasione dal M° Angelo Valori, si fa mezzo di racconto e memoria, e punta i riflettori su uno dei punti di vista sulla tragedia aquilana spesso poco considerato sebbene carico di emozioni e intensità.

Ma lo spettacolo è anche l’occasione per ribadire il ruolo fondamentale che l’arte e la musica hanno quali strumenti di ricostruzione, di speranza e di futuro.



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