Tradizionale pellegrinaggio all'Acqua di San Franco - Acqua abbondante rispetto allo scorso anno

Come ogni anno il 13 Agosto si è ripetuto il tradizionale pellegrinaggio all’Acqua di San Franco. Numerosi pellegrini si sono arrampicati attraverso i sentieri per raggiungere il Santuario, qualcuno lo ha raggiunto con la bici.

 

 

La S. Messa è stata celebrata dal parroco Don Giuseppe, che fino a qualche anno fa è stato il parroco di Assergi. L’acqua è tornata a sgorgare abbondante, anche se in una sola delle due cabine poste sotto la Cappella del Santuario. La siccità del 20017 e i continui movimenti tellurici dello stesso anno che hanno interessato la zona del Monte San Franco, erano stati probabilmente le cause dell’essiccazione completa della sorgente.
“Le tradizioni, come questo pellegrinaggio annuale, seppur con alti e bassi, si perpetuano attraverso le generazioni. Per vari motivi. – commenta dal suo profilo facebook Claudio Capodiferro -
"Per trasferire ai figli e ai nipoti ciò che ci è stato insegnato dai nostri genitori e nonni, per non interrompere un flusso spirituale benefico del quale, nella confusione di valori attuale, abbiamo oggi un immenso bisogno e soprattutto l'attaccamento devozionale al nostro Santo eremita e scalatore Franco. Nacque a Roio Piano di L'Aquila intorno all'anno 1156 da famiglia benestante, divenne monaco e a circa 50 anni di età scelse la vita solitaria di preghiera tra i monti del Gran Sasso. Nel caso qualcuno abbia notato l'assonanza del suo nome con quello di San Francesco d'Assisi, è bene specificare che il Poverello nasceva circa 25 anni dopo, nel 1181.
Senza dubbio il tardo Medioevo ci ha donato grandi uomini e grandi santi!"

 



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