Da Celestino a Francesco sulle due ruote, un gemellaggio in nome della bicicletta

Da L’Aquila a Perugia, da Celestino a Francesco sulle due ruote. Non una tappa ciclistica, anche se potrebbe esserlo, ma un gemellaggio in nome della bicicletta. E che due ruote, quelle vintage. Nell’ambito delle manifestazioni della Perdonanza da poco concluse si è svolta “La Celestiniana” una corsa ciclistica riservata rigorosamente alle due ruote a pedali di altri tempi: dagli anni ‘70 del secolo scorso in giù. Il mondo della bicicletta storica sta rapendo sempre più appassionati che si danno appuntamento, da tutta Italia e configurati in veri e propri gruppi ciclistici, per corse che, ripetendosi di anno in anno, finiscono per diventare delle “classiche”. La “Celestiniana”, organizzata dall’ASD Cicli Ricci, alla seconda edizione si configura come tale anche se è ancora giovane rispetto alla classica per eccellenza in Italia, “l’Eroica” di Gaiole in Chianti. Gli ideali, comunque, sono identici: far conoscere il territorio dal punto di vista culturale, artistico, paesaggistico e gastronomico su biciclette e abbigliamento d’epoca e collegandolo a un evento tradizionale del luogo. Non è un caso che i premi vadano anche alla bici più vecchia e all’abbigliamento vintage più fedele. Così tutti i partecipanti erano in rigorose maglie di lana, alcune tarlate dal tempo, quelle che quando bagnate dalla pioggia, si allungavano sino sotto al ginocchio. La 2^ ciclo - storica aquilana abbinata al 3^ memoriale Aldo Biancofiore anche nei percorsi ha prediletto un tracciato vintage e al tempo stesso storico celestiniano. I due percorsi previsti, 50 o 70 km a discrezione dei corridori a seconda della loro preparazione, prevedevano ambedue 5 km di strade bianche anche se ben battute e ricalcavano l’ultimo fatto dal futuro Celestino V a dorso di un asino quando da Sulmona giunse a L’Aquila per essere incoronato Papa. Tra le cinque squadre partecipanti, provenienti da altrettante regioni diverse, anche l’umbra “Francesco nei sentieri”, grande amica dell’aquilana “Bike 99” con la quale collaborerà prossimamente per ideare una manifestazione ancora più grande. Un gemellaggio nato sotto il segno del Perdono, delle indulgenze plenarie quelle di Francesco e di Celestino, le prime due della storia: l’umbra che vanta la primogenitura ma non è codificata, l’aquilana la prima al mondo ad essere trascritta e tramandata con bolla pontificia.

Federica Farda

 



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