Atri si prepara per celebrare la Notte dei Faugni

Atri si prepara per celebrare la Notte dei Faugni, una festa che unisce antichi riti pagani alle celebrazioni cristiane legate all’Immacolata Concezione. È il solstizio atriano, la notte più lunga dell’anno, vissuta da sempre in una mistica attesa, nelle taverne, nelle case, in ogni luogo d’incontro della città che si anima a festa.

I faugni sono alti fasci di canne secche ed accese che, all’alba dell’8 dicembre, vengono portati in processione, accompagnati dalle note musicali della tradizionale banda, per le vie del centro storico di Atri, in provincia di Teramo. La parola Faugni deriva dal latino fauni-ignis, che significa fuoco del fauno. Un tempo nelle campagne abruzzesi si celebrava l’arrivo della stagione fredda con l’accensione di fuochi in onore di Satiro (Fauno per i romani), una divinità mitologica che personificava la fertilità e la forza vitale della natura. Come rito propiziatorio i contadini contrapponevano la luce e il calore del fuoco alla buia e fredda notte dell’inverno, che stava iniziando.



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